(Questo post è una rielaborazione e un approfondimento di un articolo da me pubblicato molti mesi fa. È uno scritto lungo, ma la divisione in paragrafi ne facilita e ne rende scorrevole la lettura).
Premessa
È vero che non possiamo controllare tutti gli eventi che ci accadono, ed è vero che le conseguenze delle nostre azioni possono sfuggirci; tuttavia, ciò non cambia un dato di fatto: se ci s’impegna nella ricerca delle cause dei fenomeni, spesso si possono prevenire molti guai o ridurre le probabilità di cadere nelle trappole ordite da persone di pochi scrupoli, tossiche, invidiose e frustrate. Persone con disturbi comportamentali molto gravi.
Come fare per difendersi da soggetti di questo tipo?
1)Istinto di sopraffazione ed egoismo
Chiunque si trovi, per qualsiasi ragione, in una condizione difficile sul piano materiale e/o psicologico, è inevitabilmente esposto alla cattiveria e alla meschinità altrui.
L’istinto di sopraffazione fa parte della natura umana ed è ineliminabile, così come sono ineliminabili certe pulsioni sadiche: siamo tutti egoisti e in perenne competizione con i nostri simili, anche per questioni banali e meschine. Per tali ragioni, a volte tendiamo a infierire sulle persone più fragili: tendiamo a prenderle in giro, a disprezzarle, a svalutarle, a usarle come se fossero oggetti o a disinteressarcene, fingendo di non capire i loro problemi. Lo facciamo per sentirci migliori, più forti, più importanti, e per consolarci dei nostri tanti difetti. Dei nostri infiniti limiti.
Questa è anche una delle cause principali per la quale chi si trova in difficoltà tende ad accumulare problemi su problemi, in una girandola che sembra infinita. In altre parole, è il classico caso per il quale siamo soliti dire che piove sempre sul bagnato.
2)I casi pericolosi: i disturbi di personalità
L’istinto di sopraffazione, la tendenza alla competizione e l’egoismo sono presenti in tutti gli esseri umani, ma spesso sono governati e repressi dall’educazione, dal senso etico, dalla capacità di evolversi e mettersi in discussione o da un temperamento generalmente incline alla benevolenza.
Alcune persone, invece, costituiscono un caso a parte, perché sono affette da vari disturbi di personalità come, fra gli altri, il narcisismo patologico e quello maligno, che sono autentiche condizioni patologiche, riconosciute nel DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).
L’impatto con gli individui “disturbati” può essere devastante, perché sono predatori e predatrici che, per rinforzare il loro ego traballante e malato, hanno un bisogno costante di vittime su cui esercitare un potere. Le cercano, le fiutano, le colgono a colpo sicuro scegliendo chi è in un momento di fragilità e orientandosi sempre verso le persone migliori, cioè quelle dotate di un buon senso etico e di capacità empatiche.
Perché lo fanno? Accade principalmente per tre motivi: 1) perché è molto facile imbrogliare chi si trova in difficoltà e ha bisogno di attenzioni, di calore, di una parola di conforto, di un momento di serenità 2) perché sanno che una persona empatica, intelligente e generosa è in grado di dispensare amore, di cui hanno bisogno per nutrire il loro ego 3) perché per un predatore sadico è un grande piacere rovinare la vita di chi ha tutte le qualità che lui non possiede.
Questi individui disprezzano profondamente le loro vittime, considerandole deboli e stupide, ma sono consapevoli di essere gusci vuoti e di avere il nulla dentro di sé. Ciò le rende anche molto false, invidiose e piene di astio. Pericolosissime.
3) Impara a distinguere fra vittime e carnefici
A questo punto, bisogna distinguere in modo netto fra vittime e carnefici. Chi mente, chi manipola, chi truffa, chi si diverte a umiliare, chi si diletta in voltafaccia improvvisi, chi trascorre la vita a sottolineare e a cercare solo i difetti e le debolezze altrui, ha sempre torto ed è l’unico carnefice della relazione, di qualunque tipo essa sia.
Chi, invece, cade nei tranelli di gente simile è una vittima e non deve vergognarsene: una persona sana e tendenzialmente ben disposta verso il prossimo non può immaginare cosa si annidi in certe menti perverse, non può capire fino a che punto certuni possano spingersi. Non si tratta di stupidità, come pensano le persone “disturbate”, ma di mancanza di conoscenza o di esperienza. E dato che il problema nasce da una mancanza di conoscenza, la soluzione c’è e consiste nell’impegnarsi a capire come funziona l’animo umano.
4)Empirismo, concretezza e senso della realtà: impara a ragionare correttamente
Per proteggersi da una certa categoria di persone, bisogna sempre riflettere attenendosi ai fatti e ragionare soltanto in base a essi. E i fatti sono l’insieme dei comportamenti di chi ci circonda, da osservare sempre con attenzione.
Esistono individui molto abili a ingannare il prossimo, ma il loro gioco perverso non dura mai a lungo, perché in genere si tradiscono in fretta, con le parole e con le azioni: mentire a lungo suscita troppo stress ed è insostenibiIe per chiunque. Perciò i segnali non mancano mai, sfumati o meno che siano: possono essere piccoli indizi, ma ci sono. E questa è un’ottima notizia, perché significa che ci si può difendere.
Come si fa? Si abbandona il regno delle favole, si evita di attribuire agli altri i propri valori e, nelle relazioni interpersonali, si adotta un atteggiamento razionale e ci si attiene a ciò che si vede e a ciò che si sente.
In altre parole, si pone attenzione al linguaggio e ai comportamenti di chi ci sta di fronte, e si ragiona impiegando il rasoio di Occam: quando si esamina un problema o si vuole spiegare un fenomeno, occorre preferire la soluzione più semplice o, in altre parole, la spiegazione più semplice è la più probabile.
Qualche esempio: chi ti maltratta, ti sminuisce, ti denigra e fa di tutto per umiliarti, è una persona che ti disprezza e non ti vuole bene. Fine, basta, non esistono altre spiegazioni. Inventare scuse improbabili affidandosi a grandi voli di fantasia, è un errore di ragionamento e una pericolosa forma di distacco dalla realtà. Perché chi ti vuole bene dovrebbe maltrattarti, svalutarti, insultarti? Non ha senso. Chi ti ama desidera soltanto il tuo bene e ti rispetta. E allora perché perdi tempo con chi, invece, ti disprezza? La soluzione c’è ed è soltanto una: taglia, chiudi, non sprecare neppure un’ora della tua vita, perché il tempo perduto non te lo restituirà mai nessuno.
5)Attenzione a questi segnali
Chi comunica in maniera ambigua o fumosa, nasconde qualcosa e ti sta prendendo in giro. Le relazioni sane si fondano sempre sulla chiarezza di idee, parole e comportamenti.
Chi comunica contenuti altalenanti e fra loro contraddittori, è un individuo senza scrupoli che ti sta manipolando per esercitare un potere su di te, per sottometterti distruggendo la tua autostima e tenendoti in bilico, in un perenne stato di confusione.
A tale proposito, un fatto di cronaca nera è davvero emblematico. Alessandro Impagnatiello, il criminale che ha ucciso Giulia Tramontano, usava proprio questo trucco: dapprima diceva di non volere il bambino che la sua compagna aspettava, poi cambiava idea e si dichiarava contento, ma, in seguito, ribaltava nuovamente la sua posizione. Non era semplice volubilità, ma una strategia per mandare la sua vittima in uno stato di confusione al fine di sottometterla e continuare a infierire su di lei.
Nella maggioranza dei casi, questa condotta perversa non sfocia nella morte fisica della vittima, ma nella distruzione della sua esistenza a tutti i livelli. È un passaggio di estremo rilievo, la chiave di volta per capire in modo definitivo con chi si ha a che fare: per gettarti in confusione e renderti fragile, certe persone alternano maltrattamenti anche gravi a comportamenti benevoli. Il fine è quello di dominarti e sfogare su di te il loro sadismo e le loro tante frustrazioni.
Ma dov’è il trucco? Perché questa strategia manipolatoria funziona? La nostra psiche tende a selezionare ciò che è piacevole e a respingere ciò che, al contrario, è fonte di dolore; pertanto se Tizio/a ti maltratta, t’insulta, ti sminuisce, ma poi ti fa un complimento, tu scegli di credere al complimento. D’altro canto – pensaci bene – un soggetto di questo tipo vuole tenerti in pugno e, per riuscirci, sa di doverti gratificare ogni tanto. Di doverti lanciare un tozzo di pane secco per farti abboccare.
6)Conclusione
Questi individui sono lucidissimi e perfettamente in grado d’intendere e di volere. Avere un disurbo di personalità anche grave non pregiudica in nessun modo la loro capacità di ragionamento. Questo è un punto fondamentale, così come è indispensabile ricordare sempre che tu non puoi fare nulla per redimerli.
Tu puoi fare soltanto questo: tagliare, chiudere senza dare spiegazioni e non avere nessuna pietà di persone come queste. Lasciare che si rotolino nel fango della loro misera esistenza.