
Torno a scrivere sul blog dopo parecchi giorni di silenzio. Mi è dispiaciuto molto aver abbandonato la mia piccola creatura così, senza troppi riguardi; ma ho trascorso un periodo pieno di lavoro, di stress e di stanchezza, tanto da non riuscire a scrivere qualcosa di coerente o d’interessante – o semplicemente qualcosa, ecco.
Ma oggi, finalmente, sono qui, calma e serena. Nessuna fretta, nessuna corsa, nessuna incombenza a stravolgermi la giornata. Oggi posso ammirare le prime ombre che seguono il tramonto e gli alberi spogli del parco e l’inizio della nuova stagione. Soprattutto, oggi è la vigilia di Natale, la festa più affascinante dell’anno, la più invadente e colorata.
Ciascuno vive il Natale a proprio modo, con gioia o con fastidio, con indifferenza o con enorme partecipazione. Per chi ha fede è un momento magico, un’emozione intensa e vibrante, un periodo di grande felicità; per i non credenti, invece, Natale è altro, una tradizione da reinventare, una festa cui attribuire un senso nonostante tutto o soltanto un’occasione come un’altra per fare baldoria. Per me, è un periodo di pace e di raccoglimento, un bellissimo modo per cominciare l’inverno e un momento in cui recuperare il mio bambino interiore o, almeno, tracce di esso.
Auguri a tutte e a tutti. Che sia un Natale sereno, senza scosse, senza drammi o troppe sofferenze.