
Forse è un bene che oggi il cielo sia distratto, l’azzurro scomparso sotto il peso di un colore indefinito. L’estate ha deciso di riposarsi un poco, dormire qualche ora per tornare a splendere radiosa.
Forse è un bene, dicevo, perché s’intravede la possibilità del mutamento. Dell’estate, infatti, molti amano le certezze, quello sfolgorio quotidiano di luce indomita e il brillare degli alberi al sole, giorno dopo giorno, come a proseguire in eterno. Così, il cielo riluttante e sbiadito di un pomeriggio di luglio qualsiasi ci racconta che persino l’estate, prima o poi, sarà costretta a oltrepassare l’orizzonte.