
Questo post è “in divenire”: sarà aggiornato a poco a poco, come un diario. Il diario di una giornata di ottobre scura e malinconica.
Ore 15:32. Poco fa il cielo è diventato così scuro da incutere timore, se non vero, autentico terrore: è difficile vedere una giornata d’ottobre tanto cupa e disperata. Ma questa improvvisa oscurità è stata il segnale di un temporale imminente. E infatti adesso piove a dirotto, piove come se non dovesse smettere mai più, piove mentre i tuoni accompagnano il rumore delle gocce che cadono fitte. Ottobre sta piangendo.
Ore 16:41. Piove intensamente anche se i tuoni non si avvertono più. Adesso l’estate è davvero un ricordo molto lontano. La strada non è soltanto cupa: è straziata dal tempo, straziata dal grigio scuro che si è riversato su di noi d’improvviso. Ma è ancora giorno e il pomeriggio scorre quieto nonostante tutto.
Ore 17:41. Apprezzare una giornata come questa è uno sforzo non da poco, persino per me che porto l’autunno nel cuore. Però mi sento serena, qui, nella mia stanza illuminata, mentre fuori il cielo continua a soffrire e a piangere lacrime disperate.
Ore 19:20. Continua a piovere e l’atmosfera è decisamente malinconica, se si ha l’ardire di guardare fuori dalla finestra. Ma preferisco evitare e concentrarmi sull’interno, che è molto più piacevole e gaio.
Ore 22:02. Finalmente un po’ di pace e di riposo. Continuo a sentire la voce della pioggia, delicata, suggestiva, triste. La notte sarà lunga.
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