Nella tarda mattinata, mi sono seduta su una collinetta del parco Amendola nord, il mio preferito. Ne ho già parlato: io vi accedo da via Sassi e lo amo perché è un parco vecchio stile, fitto di sentieri e di alberi bellissimi, che lo rendono un rifugio ideale persino durante le più torride giornate estive. Il parco ospita anche un piccolo anfiteatro. Ciò che lo rende speciale è il fatto che, durante l’autunno, il giallo delle foglie è di un’intensità travolgente, ben più che in altri parchi cittadini. Qui si formano enormi tappeti dorati:

Guardare ottobre mentre scivola via silenzioso è un’esperienza quasi ultraterrena. Stamattina il cielo sembrava assente e si avvertiva una foschia lieve, un velo morbido – non lo si può spiegare:

Non ero l’unica persona rapita da questo spettacolo. C’erano gruppi di ragazzine con cappelli bianchi, voci allegre ed entusiaste, piccole donne intente e farsi fotografie sotto agli alberi; e poi coppie di anziani a mormorare qualcosa sullo splendore dorato e fiabesco della stagione, e persino qualche giovane uomo felice di camminare da solo sulle foglie. Accorgersi della gioia prodotta da questo splendido mese mi ha rallegrata. La bellezza di ottobre mi sconvolge ogni anno, sempre come se la scoprissi per la prima volta.


Ed ecco gli scorci più belli:







Oggi è tornata l’ora solare. Mentre ottobre si prepara a svanire, la grande notte arriva a tenerci compagnia.