Un video dedicato a Terry

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Segnalo un video particolare, completamente dedicato all’affascinante e travolgente Duca Terry Grandchester, noto personaggio del manga di Candy.
Il video è molto carino perché in esso vi sono anche immagini di Terence poco note o poco sfruttate in altri video simili. Chi è interessato (dovrei più correttamente scrivere “interessata”) può cliccare qui.

Pensieri sulle rose (IV)

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“Chi vuole avere rose belle nel suo giardino deve avere rose belle nel suo cuore. Deve amarle tanto e sempre…Non soltanto deve avere ardente ammirazione, entusiasmo e passione, ma anche la tenerezza, la sollecitudine, la riverenza e l’accortezza dell’amore…Egli è sempre devoto e leale, nella tempesta come nelle giornate di sole: non solo pronto a correre ad ammirare le grazie splendenti nelle mattine d’estate, ma anche a proteggerle contro il gelo crudele quando cadono le foglie e i venti si fanno freddi.
Come la donna del suo cuore è sempre bella per lo scapolo pentito o per il compagno costante, così per il vero coltivatore di rose il rosaio deve sempre essere motivo di ammirazione.
Per gli altri, quando i fiori sono appassiti, può rappresentare giusto una siepe malconcia; per lui è prezioso in ogni sua fase”.
Questo pensiero è di S. Reynolds Hole.

(Cliccare sulle foto per ingrandirle)

Pensieri sulle rose (III)

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Ecco un pensiero di Pam Brown sulle rose:
“Gli innamorati ora mandano una sola rosa di seta, profumata e sigillata in un involucro di plastica. E’ l’amore così saldo da superare un simile cambiamento? Meglio una rosa ancor rorida di pioggia, che profuma d’estate e d’effimero. Che parla di amore vivo. Che parla di altre estati ancora da venire”.

Un aprile troppo caldo

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Oggi è una giornata abbastanza calda, quasi estiva, nonostante sia il 25 aprile. Mi auguro davvero che, contrariamente alle previsioni meteorologiche, arrivino dei bei giorni di pioggia a rinfrescare l’aria.
Se poi penso al caldo terribile che vivremo fra poco, rischio la depressione. Intanto mi consolo con questa bella immagine primaverile.

Aglio in eccesso

aglio.jpg Accadde qualche anno fa. Mio padre, uscito da un supermercato, si sentì chiamare da un suo conoscente, un “umarell” con cui non aveva particolare confidenza ma con il quale talvolta gli era capitato di scambiare alcune chiacchiere.
L’omino in questione era seduto, bello placido e tranquillo, nella sua automobile e, non appena mio padre gli si fu avvicinato, esordì così: “Sono stato dal medico e mi ha detto che per la circolazione del sangue fa molto bene l’aglio. Però adesso mi sento la bocca tutta strana, impastata…”. E in effetti mio padre notò che costui faticava a parlare.

Ma cos’era successo di così strano da ridurre la bocca dell’uomo in quel modo? L’umarell aveva vicino a sé, sul sedile anteriore della macchina, un’intera cassetta piena di mazzi di aglio e, siccome aveva preso un po’ troppo alla lettera le parole del medico, ne stava mangiando da parecchio tempo in quantità, tanto che, mentre parlava, si avvertiva un olezzo non indifferente provenire dalla sua povera bocca ormai infiammata. 😀

Parole-chiave

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Attraverso le statistiche wordpress, si ha modo di vedere le chiavi di ricerca per mezzo delle quali i visitatori giungono al blog.
Come accade un po’ a tutti, alcune di queste chiavi sono davvero carine, altre simpatiche. E faccio qualche esempio. Oggi qualcuno è giunto su questo blog cercando l’immagine di una gallina. Sì, avete capito bene. E una volta giunto qui, ha persino cliccato sull’immagine per ammirarla ingrandita (wordpress segnala anche quando le immagini vengono cliccate). Dopo gatti, cani e l’orsetto Knut, anche le galline cominciano ad avere successo. 🙂

Dal momento che poi scrivo spesso di giardini, prati e fiori, questo blog è fortuitamente raggiunto anche da appassionati di giardinaggio o gente desiderosa di migliorare i propri giardini, gente che evidentemente spera di trovare qui dettagli tecnici per il suo lavoro.
Ecco alcuni esempi di parole di ricerca: panchine di legno nei giardini, panchine di ferro da giardino, cancelli da giardino, il cancello, fiori da giardino, cespugli da ombra, come fare un roseto. A proposito di quest’ultimo, ho anche ricevuto un simpatico commento da parte di un utente giunto ad un mio post dedicato alle rose. Ecco il commento che mi ha lasciato: “Gradirei che sul tuo sito ci fosse un disegno e/o un progetto di un pergolato su cui far crescere rose rampicanti e da costruire con ferro e saldatura elettrica. Le dimensioni di circa 2 metri di larghezza, 2,3 di altezza e lungo 3-3 metri. Sul tipo di quello che si vede nella foto. Ciao”. Ovviamente non ho potuto accontentare il gentile visitatore. 🙂

Sono abbastanza ricercati anche i post su Candy e Terry con i relativi video, che vengono cliccati con evidente soddisfazione.
Molte le ricerche a proposito di fate, mondi incantati, favole. Sembra che piacciano anche le foto di prati fioriti, di monti e di valli, abbondantemente presenti su questo sito.
Infine una breve nota. Ieri qualcuno è giunto sul blog digitando la parola insoddisfazione. In seguito a ciò mi è venuto da ridere, perché ho pensato che devo essere assai frustrata se un’anima pia internettiana arriva qui sulla scia di quella parola. 😛

(la foto del giglio non c’entra nulla con il post, però mi piaceva e così l’ho usata ugualmente)

Un bel campo

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Il lilla è il mio colore preferito: freddo, elegante, vagamente austero. Del lilla amo le tonalità più fredde, quelle con la maggiore componente di bianco.
Al di là di ciò, siccome oggi è una giornata molto bella e soleggiata, ammetto che mi piacerebbe trovarmi in un campo come quello della foto. Sarebbe un’esperienza meravigliosa, almeno per me.

Difficoltà linguistiche

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Anni fa, il liceo che frequentavo fece un gemellaggio con una scuola tedesca. Per celebrare il fausto evento, alcuni ragazzi tedeschi furono invitati a visitare il nostro liceo e a trascorrere qualche giorno in Italia.
Per l’occasione, fummo obbligati a imparare una canzone tedesca che avremmo dovuto cantare ai nostri graditi ospiti in segno di omaggio.
Nessuno di noi conosceva il tedesco, anche perché l’unica lingua straniera insegnata nel nostro glorioso (?) liceo era l’inglese. Tuttavia, da bravi italiani abili nell’arte di arrangiarsi e anche di millantare, alcuni insegnanti ci diedero il testo della canzone e poi ci fecero scrivere la loro pronuncia.

Nonostante i miei sedici anni, ero già piuttosto incline allo scetticismo e, oltre a ciò, leggermente maliziosa: non mi fidavo molto, infatti, della pronuncia tedesca che ci era stata affibbiata. Tuttavia, ligia al dovere anche se pessimista, m’impegnai a fare le prove con il foglio della canzone in mano. Direttrice del coro era una ragazza alla quale era stato affidato questo compito per motivi incomprensibili, visto che non s’intendeva di musica, di cori, di canzoni e non aveva mai diretto nulla in vita sua. Ancora un esempio dell’arte di arrangiarsi, insomma.

Quando venne il giorno fatidico, i teutonici furono accolti nella palestra del nostro liceo, una palestra visitata ogni tanto anche da qualche scarafaggio, e che molti anni prima era stata un piccolo teatro: non a caso, nell’ora di educazione fisica, ci cambiavamo sul palco scalcinato e poi scendevamo “in platea” a fare ginnastica. 😀
I ragazzi tedeschi, vedendo quella palestra così pittoresca, caratterizzata da un palco con tendoni rossi sdruciti e consunti, restarono molto stupiti, come fu evidente osservando i loro occhi sgranati. I tapini non sapevano però ancora che, su quel palco brutto e vecchio, noi avremmo cantato in loro onore una vera canzone tedesca.

Alcuni professori irragionevolmente entusiasti fecero accomodare i ragazzi proprio sotto il palco, e noi del coro facemmo la nostra comparsa tutti impettiti come galli cedroni.
Iniziammo così a cantare, soprattutto a sgolarci, muovendo la testa a ritmo di musica, tipo bambini allo Zecchino d’Oro, e straziando le povere orecchie degli incolpevoli teutonici, che certamente mai avrebbero immaginato tanto discutibile zelo da parte nostra. 😀 Mentre cantavamo, osservai con occhio vigile i loro volti sconcertati e mi accorsi che stavano educatamente reprimendo qualche risata. Non gliene volli, anzi, li compresi.

Qualche giorno dopo, i tedeschi rivelarono quella verità che io avevo sospettato fin dall’inizio: non avevano capito assolutamente nulla delle parole della canzone, perché tutte le pronunce erano sbagliate.
Credo che persino il simpaticissimo e vulcanico Trapattoni, noto per il suo tedesco fai-da-te, abbia una pronuncia assai migliore di quella che i nostri professori c’insegnarono allora. 😛

Due giardini

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Vista la giornata di sole e di tiepido caldo e la dolce atmosfera primaverile, dato che è sabato e che quindi siamo tutti un po’ spensierati, mi abbandono ad una languida fantasia: una passeggiata in un giardino come quello della foto qui sopra non sarebbe male, almeno secondo me.
E che dire poi del giardino che compare qui sotto? Quale dei due preferire? Si tratta solo di gusti personali. A voi l’ardua scelta. 🙂 🙂
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