Avviso: “creandocornici” ha aggiunto un commento, che però qui non è visibile perché probabilmente l’ha scritto cliccando sulla foto. Chi vuole leggerlo, deve cliccare sull’immagine.
Tra gli animali, non di rado si crea un afflato che non c’ è nemmeno fra gli umani !
Così il feroce leone “offre” alla gazzella gentile l’ aperitivo, e noi si immagina che le due bestie se lo gustino al tramonto, ammirando il rosseggiare della savana !
O, per dirla col grande Pascoli, gli uccelli dipinti da Paolo Uccello si materializzano nei suoi quadri …. egli svolazzano intorno come se fossero veri, e gli facilitano il sonno ristoratore alimentando il sogno ! 😀
” …. E poi sparì. Poi, come fu sparito,
l’usignolo cantò da un arbuscello,
e chiese dov’era ito… ito… ito…
Ne stormì con le foglie dell’ornello,
ne sibilò coi gambi del frumento,
ne gorgogliò con l’acqua del ruscello.
E tacque un poco, e poi sommesso e lento
ne interrogò le nubi a una a una;
poi con un trillo alto ne chiese al vento.
E poi ne pianse al lume della luna,
bianca sul greto, tremula sul prato;
che alluminava nella stanza bruna
il vecchio dipintore addormentato.”
Sì, mia cara Romina, che grand Uomo, e Poeta, fu il tuo corregionale Giovanni Pascoli ! 😀
Penso che nei miei ricordi scolastici Pascoli è stato importante tanto quanto Carducci e Montale, poeti che ho apprezzato e conosciuto in quel periodo.
Diciamo che preferisco Carducci per il fatto che nelle ferie estive frequento Castagneto da qualche anno….non questo purtroppo….” I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,Quasi in corsa giganti giovinetti Mi balzarono incontro e mi guardar….lì mi son fermato ha respirare a pieni polmoni e osservar quella meraviglia.
Tutta in bicicletta fino al borgo e poi fino a Bibbona, dove ho pensato e cercato di rivivere quelle sensazioni.
Non me ne volere, Claudio … se ti confesso che il Pascoli, allievo prima e poi successore del Carducci nella Cattedra di Letteratura Latina all’ Università di Bologna, è di gran lunga superiore al suo Maestro : tolte infatti I cipressi di Bolgheri e Miramar …. nessun’ altra poesia carducciana ha il respiro dei grandi idilli pascoliani !
Se ancora oggi leggiamo ( o rileggiamo ) i versi del Carducci ( tolti quelli delle due poesie qui citate ), essi ci appaiono sorpassati, mentre quelli del Pascoli sono ancora freschi e vitali …. e ci emozionano come quando li scrisse !
Buon Fine Settimana, poetica Romina ….a te questa struggente poesia pascoliana ( Il Naufrago ), letta da Vittorio Gassman , o meglio da lui rivissuta dacchè, in piena depressione, si avvicinava alla morte !
°°°
Cavaliere lungi da me fare confronti o dare giudizi tra i due, non sono in grado perchè non ho letto molti dei loro scritti e quindi non te ne posso volere….!
Ripongo fiducia nelle tue considerazioni perchè senza dubbio sei più preparato e conoscitore della Poesia e affini (come senz’altro lo è Romy).
Amo Bolgheri e Castagneto Carducci per le emozioni che ho vissuto e per tanti bei luoghi e tante belle persone che ho conosciuto. Del Vate ho visto la sua casa / museo, i posti in cui ha vissuto,il tumulo dei suoi cari e… mi sono affezionato!
Non me ne volere tu se sono così 🙂
Ma è giusto che si abbiano le proprie preferenze, per i motivi più disparati. I poeti toccano la nostra interiorità e suscitano emozioni, ricordi, passioni, arrivando a far vibrare l’inconscio. Ciascuno proietta parti di sé su certi autori, è inevitabile. 🙂
Sì, è giusto caro amico : uniquique suum !
E se Tu preferisci al Pascoli il Carducci ( al netto delle bellissime Davanti a San Guido e Miramar …. degne per me del miglior Pascoli ), fiat voluntas dei ! 🙂
Che strana gazzella!
BUONGIORNO.
Quarc
Buongiorno, quarc.
Avviso: “creandocornici” ha aggiunto un commento, che però qui non è visibile perché probabilmente l’ha scritto cliccando sulla foto. Chi vuole leggerlo, deve cliccare sull’immagine.
Tra gli animali, non di rado si crea un afflato che non c’ è nemmeno fra gli umani !
Così il feroce leone “offre” alla gazzella gentile l’ aperitivo, e noi si immagina che le due bestie se lo gustino al tramonto, ammirando il rosseggiare della savana !
O, per dirla col grande Pascoli, gli uccelli dipinti da Paolo Uccello si materializzano nei suoi quadri …. egli svolazzano intorno come se fossero veri, e gli facilitano il sonno ristoratore alimentando il sogno ! 😀
” …. E poi sparì. Poi, come fu sparito,
l’usignolo cantò da un arbuscello,
e chiese dov’era ito… ito… ito…
Ne stormì con le foglie dell’ornello,
ne sibilò coi gambi del frumento,
ne gorgogliò con l’acqua del ruscello.
E tacque un poco, e poi sommesso e lento
ne interrogò le nubi a una a una;
poi con un trillo alto ne chiese al vento.
E poi ne pianse al lume della luna,
bianca sul greto, tremula sul prato;
che alluminava nella stanza bruna
il vecchio dipintore addormentato.”
Sì, mia cara Romina, che grand Uomo, e Poeta, fu il tuo corregionale Giovanni Pascoli ! 😀
Penso che nei miei ricordi scolastici Pascoli è stato importante tanto quanto Carducci e Montale, poeti che ho apprezzato e conosciuto in quel periodo.
Diciamo che preferisco Carducci per il fatto che nelle ferie estive frequento Castagneto da qualche anno….non questo purtroppo….” I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,Quasi in corsa giganti giovinetti Mi balzarono incontro e mi guardar….lì mi son fermato ha respirare a pieni polmoni e osservar quella meraviglia.
Tutta in bicicletta fino al borgo e poi fino a Bibbona, dove ho pensato e cercato di rivivere quelle sensazioni.
Bruno e Claudio, bravi, bravissimi. 🙂 La poesia è sempre benvenuta su questo blog.
Buona domenica. ❤
Non me ne volere, Claudio … se ti confesso che il Pascoli, allievo prima e poi successore del Carducci nella Cattedra di Letteratura Latina all’ Università di Bologna, è di gran lunga superiore al suo Maestro : tolte infatti I cipressi di Bolgheri e Miramar …. nessun’ altra poesia carducciana ha il respiro dei grandi idilli pascoliani !
Se ancora oggi leggiamo ( o rileggiamo ) i versi del Carducci ( tolti quelli delle due poesie qui citate ), essi ci appaiono sorpassati, mentre quelli del Pascoli sono ancora freschi e vitali …. e ci emozionano come quando li scrisse !
E che buon venerdì sia…
Grazie, Franca. Un caro saluto.
Buon Fine Settimana, poetica Romina ….a te questa struggente poesia pascoliana ( Il Naufrago ), letta da Vittorio Gassman , o meglio da lui rivissuta dacchè, in piena depressione, si avvicinava alla morte !
°°°
Grazie, Bruno, e buon fine settimana anche a te. 🙂
Gassman si guarda e si ascolta sempre volentieri.
Cavaliere lungi da me fare confronti o dare giudizi tra i due, non sono in grado perchè non ho letto molti dei loro scritti e quindi non te ne posso volere….!
Ripongo fiducia nelle tue considerazioni perchè senza dubbio sei più preparato e conoscitore della Poesia e affini (come senz’altro lo è Romy).
Amo Bolgheri e Castagneto Carducci per le emozioni che ho vissuto e per tanti bei luoghi e tante belle persone che ho conosciuto. Del Vate ho visto la sua casa / museo, i posti in cui ha vissuto,il tumulo dei suoi cari e… mi sono affezionato!
Non me ne volere tu se sono così 🙂
Ma è giusto che si abbiano le proprie preferenze, per i motivi più disparati. I poeti toccano la nostra interiorità e suscitano emozioni, ricordi, passioni, arrivando a far vibrare l’inconscio. Ciascuno proietta parti di sé su certi autori, è inevitabile. 🙂
Sì, è giusto caro amico : uniquique suum !
E se Tu preferisci al Pascoli il Carducci ( al netto delle bellissime Davanti a San Guido e Miramar …. degne per me del miglior Pascoli ), fiat voluntas dei ! 🙂