Una risposta

  1. Avviso: “creandocornici” ha aggiunto un commento, che però qui non è visibile perché probabilmente l’ha scritto cliccando sulla foto. Chi vuole leggerlo, deve cliccare sull’immagine.

  2. Tra gli animali, non di rado si crea un afflato che non c’ è nemmeno fra gli umani !
    Così il feroce leone “offre” alla gazzella gentile l’ aperitivo, e noi si immagina che le due bestie se lo gustino al tramonto, ammirando il rosseggiare della savana !
    O, per dirla col grande Pascoli, gli uccelli dipinti da Paolo Uccello si materializzano nei suoi quadri …. egli svolazzano intorno come se fossero veri, e gli facilitano il sonno ristoratore alimentando il sogno ! 😀

    ” …. E poi sparì. Poi, come fu sparito,
    l’usignolo cantò da un arbuscello,
    e chiese dov’era ito… ito… ito…

    Ne stormì con le foglie dell’ornello,
    ne sibilò coi gambi del frumento,
    ne gorgogliò con l’acqua del ruscello.

    E tacque un poco, e poi sommesso e lento
    ne interrogò le nubi a una a una;
    poi con un trillo alto ne chiese al vento.

    E poi ne pianse al lume della luna,
    bianca sul greto, tremula sul prato;
    che alluminava nella stanza bruna

    il vecchio dipintore addormentato.”
    Sì, mia cara Romina, che grand Uomo, e Poeta, fu il tuo corregionale Giovanni Pascoli ! 😀

  3. Penso che nei miei ricordi scolastici Pascoli è stato importante tanto quanto Carducci e Montale, poeti che ho apprezzato e conosciuto in quel periodo.
    Diciamo che preferisco Carducci per il fatto che nelle ferie estive frequento Castagneto da qualche anno….non questo purtroppo….” I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
    Van da San Guido in duplice filar,Quasi in corsa giganti giovinetti Mi balzarono incontro e mi guardar….lì mi son fermato ha respirare a pieni polmoni e osservar quella meraviglia.
    Tutta in bicicletta fino al borgo e poi fino a Bibbona, dove ho pensato e cercato di rivivere quelle sensazioni.

  4. Non me ne volere, Claudio … se ti confesso che il Pascoli, allievo prima e poi successore del Carducci nella Cattedra di Letteratura Latina all’ Università di Bologna, è di gran lunga superiore al suo Maestro : tolte infatti I cipressi di Bolgheri e Miramar …. nessun’ altra poesia carducciana ha il respiro dei grandi idilli pascoliani !
    Se ancora oggi leggiamo ( o rileggiamo ) i versi del Carducci ( tolti quelli delle due poesie qui citate ), essi ci appaiono sorpassati, mentre quelli del Pascoli sono ancora freschi e vitali …. e ci emozionano come quando li scrisse !

  5. Buon Fine Settimana, poetica Romina ….a te questa struggente poesia pascoliana ( Il Naufrago ), letta da Vittorio Gassman , o meglio da lui rivissuta dacchè, in piena depressione, si avvicinava alla morte !
    °°°

  6. Cavaliere lungi da me fare confronti o dare giudizi tra i due, non sono in grado perchè non ho letto molti dei loro scritti e quindi non te ne posso volere….!
    Ripongo fiducia nelle tue considerazioni perchè senza dubbio sei più preparato e conoscitore della Poesia e affini (come senz’altro lo è Romy).
    Amo Bolgheri e Castagneto Carducci per le emozioni che ho vissuto e per tanti bei luoghi e tante belle persone che ho conosciuto. Del Vate ho visto la sua casa / museo, i posti in cui ha vissuto,il tumulo dei suoi cari e… mi sono affezionato!
    Non me ne volere tu se sono così 🙂

    • Ma è giusto che si abbiano le proprie preferenze, per i motivi più disparati. I poeti toccano la nostra interiorità e suscitano emozioni, ricordi, passioni, arrivando a far vibrare l’inconscio. Ciascuno proietta parti di sé su certi autori, è inevitabile. 🙂

  7. Sì, è giusto caro amico : uniquique suum !
    E se Tu preferisci al Pascoli il Carducci ( al netto delle bellissime Davanti a San Guido e Miramar …. degne per me del miglior Pascoli ), fiat voluntas dei ! 🙂

Scrivi una risposta a Franca Bassani Cancella risposta