Il lunedì: a chi piace?

Il lunedì ha un compito ingrato, perché segna l’inizio della settimana. Un compito, questo, che lo rende abbastanza impopolare: il lunedì cancella di colpo i ritmi, gli svaghi e i pensieri del sabato e della domenica, restituendo le nostre vite all’implacabile flusso dei doveri. È un piccolo terremoto, uno sconquasso che richiede una discreta capacità di adattamento.

Adattarsi, essere flessibili, abituarsi. Dopo tutto, il segreto è sempre questo. Ma esiste, da qualche parte, una persona pronta ad adorare il lunedì? Io l’amavo molto ad agosto, durante l’adolescenza, perché di lunedì pregustavo i doni che mi avrebbe regalato la settimana: gite, lunghe passeggiate nel verde e cene sotto le stelle. Il lunedì rappresentava la garanzia che avrei avuto ancora, davanti a me, tante giornate per leggere, correre, danzare, divertirmi e sognare a occhi aperti.

Era un’altra età, non ci sono dubbi. Adesso lo vivo così: 😆

Una risposta

  1. Ma infatti quello è uno dei problemi più grandi: ciò che il lavoro è diventato, almeno in certi casi.

    P.S. Di lunedì tutto è concesso, anche litigare con la tastiera. 😁

E tu che ne pensi?