E così è tornato: settembre è il mese del lento, estenuante passaggio fra il trionfo della luce pura e il sopraggiungere dell’oscurità. Il mese in cui l’estate è costretta a dissolversi per lasciare spazio alle ombre autunnali, misteriose, dense di suggestioni, amichevoli sebbene introverse.
A volte la mitezza di settembre è imbarazzante: assomiglia a un caro amico che fa di tutto per non offendere, che usa soltanto parole dolci, che smussa ogni asprezza. Altre volte, non sapendo essere così cauto e sereno, settembre si lascia andare mostrando le sue inevitabili malinconie. I suoi chiaroscuri non sono mai troppo forti, il suo sorriso prevale sul pianto; ma ci avverte con toni sommessi che qualcosa si è spezzato. E allora verranno giorni diversi, ambigui e tormentati, profondi e intensi. Giorni di mille screziature, giorni che valgono una vita intera.