Quello che voglio

Mattina di maggio. La giornata comincia con un’immagine che evoca pace, dolcezza e sogni dipinti di rosa: è il culmine della primavera, tenera ma intensa. Non scompaiono del tutto lacrime e malumori, ma il sentiero è tracciato, le svolte sono luminose e il cammino condurrà presto all’estate.

E si avverte una smania, una frenesia improvvisa, il desiderio di rompere gli argini, d’infrangere schemi, di arrendersi al tempo, di camminare fra le rose – e di parlare di niente, di respirare e basta.

Voglio la primavera delle corse sui prati, delle uscite improvvise, delle chiamate inaspettate, delle passioni ingovernabili. Voglio la primavera degli abiti a fiori, delle serate in compagnia, delle piccole fughe silenziose, dei diari nascosti nei cassetti – e dei pomeriggi piovosi a sfogliare ricordi.

Voglio intrecciare i fiori di maggio e farne tante promesse – tante speranze, per l’estate che verrà.


Scrittura, nausea e blog

Il problema è che, nelle ultime settimane, ho lavorato davvero tanto come ghost writer, e così adesso sono stata assalita da una sorta di nausea per la scrittura. A rimetterci è stato il blog, vittima incolpevole della mia stanchezza: è stato in attesa una settimana, poverino. Ma giuro che mi rimetterò subito all’opera.

Non che sia indispensabile: l’umanità può tranquillamente proseguire la sua esistenza senza che io aggiorni questo blog. Però, insomma, non me la sento di lasciarlo da solo nell’immenso oceano di internet. E ho già in mente un argomento coi fiocchi.

Lo so, l’immagine non c’entra nulla col post. Ma stasera va così.

Ricominciamo la settimana

Oggi è lunedì, l’inizio della settimana. Si pone dunque il problema del ricominciare, dopo la pausa della domenica. E allora facciamolo con allegria, attraverso un’immagine delicata, poetica e dolcissima: la teiera e il rosa che domina l’insieme possono regalarci un po’ di pace e rasserenarci. A volte basta davvero poco per illuminare una giornata.

Intermezzo con i panda


Questi bellissimi “fagottini” bianchi e neri sono piccoli panda.
Nella cittadina di Chengdu, in Cina, si trova un Centro di Ricerca che accoglie vari esemplari di animali rari o a rischio d’estinzione. Come si può notare guardando l’immagine, per i panda appena nati è stata creata una piccola nursery. La foto è tratta da La Stampa.

Festa e fantasia


C’è il trenino instancabile che percorre le vie del centro con meticolosa regolarità e ci sono i mercatini: niente di spettacolare, ma senz’altro sufficiente a regalare un po’ di colore al mese di dicembre.
Abitare in centro storico, in una di queste case tutte attaccate le une alle altre, è un privilegio nel periodo natalizio perché, nonostante il clima rigidissimo e le giornate brevi, non ci si sente mai soli: basta guardare attraverso i vetri d’una finestra per vedere luci e persone e negozi aperti.

L’immagine che apre questo post mostra però una realtà del tutto differente: un incanto sospeso in una dimensione senza tempo, un sogno e una fantasia segreta. La casa splende di luce e arde di calore, nessuna stanza è costretta al buio e il cielo è addirittura percorso da delicati toni di rosa: sono tutti ottimi presagi, sono segni di speranza, sono doni lasciati a chiunque sappia coglierli.