Durante la tarda primavera, a volte, quando le giornate sono miti, prima del tramonto del sole dalle finestre aperte entra un vento piacevole e improvviso, come fosse l’arrivo di un amico desideroso di conversare o di fare compagnia. È il momento del delicato passaggio dalla fine del lunghissimo pomeriggio alla sera: certe voci cominciano a svanire, la strada appare più silenziosa e si avverte allora con particolare intensità la lenta, estenuante agonia del giorno, la fine di ciò che è stato, lo smorzarsi delle emozioni più violente. Sono rapidi frammenti di eterno sottratti al continuo fluire; sono preziosi attimi di verità.
(La foto è tratta da: http://primaverainborgogna.blogspot.it/2011/05/10-righe-da-pagina-151.html)