Lo stile gustaviano


Può forse sembrare impossibile riuscire a coniugare l’eleganza con la sobrietà e la semplicità. Invece non è così. Nella seconda metà del Settecento, il re di Svezia Gustavo III, colto, raffinato e amante dell’arte, crea uno stile d’arredamento che è ancora conosciuto con il suo nome. Lo stile gustaviano fonde il Rococò e il Neoclassicismo in maniera originale, ma i modelli francesi vengono rielaborati, sfrondati da ogni eccesso e adattati così alla minor disponibilità finanziaria della corte svedese e al più sobrio gusto nordico.
Nasce allora uno stile inconfondibile, semplice fino a sfiorare talvolta il minimalismo, ma fresco, armonioso ed elegante. La grande novità di questo stile rispetto all’originale modello francese è costituita dai colori chiari, luminosi e delicatissimi, utili a catturare la poca luce del freddo clima del Nord. Prevalgono così il bianco e l’azzurro, ma sono presenti anche altri colori pastello, come il verde salvia e il rosa. I mobili sono semplicissimi, dal momento che i legni usati in Svezia sono meno pregiati di quelli francesi, inglesi e italiani: pino, faggio, betulla e abete che, essendo teneri, sono adatti a essere dipinti e intagliati, tanto che l’effetto delle venature viene dato con il pennello.
In quest’immagine potete osservare due sedie in stile gustaviano, con i caratteristici colori delicati e le semplici stoffe a quadretti:

Da un museo svedese è tratta poi la foto di questa camera da letto dall’atmosfera e dagli arredi tipicamente gustaviani:

Caratteristiche dello stile gustaviano sono le stufe a piastrelle. Qui sotto potete osservare la foto di una stufa proveniente dalla fabbrica di ceramiche di Marieberg, e costruita a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento per il palazzo di Sturehov. La stufa è affiancata da pannelli decorati e da sedie neoclassiche:

I mobili tipici dello stile gustaviano sono cassettoni, sedili, poltrone, divani, sofà alla turca e alti orologi, cui devono aggiungersi le stufe che soppiantano i tradizionali caminetti. La semplicità dei mobili è però bilanciata dalla ricchezza delle decorazioni delle pareti, dipinte a ghirlande, festoni, nastri e fiori a cui spesso si aggiungono urne, medaglioni, greche, rosette. A volte le pareti vengono addirittura ricoperte con tele dipinte a finti pannelli, e decorate con quadri appesi a nastri.
Ecco un esempio di pareti decorate secondo lo stile gustaviano: si tratta della cosiddetta stanza dei divani a Bernshammar.

Qui sotto potete poi osservare altri esempi di decorazioni da parete nel medesimo stile:

Finora ho mostrato foto che ritraggono autentici arredi d’epoca. Ma lo stile gustaviano può essere facilmente ricreato anche ai nostri giorni, senza alcun bisogno di andare alla ricerca di pezzi d’epoca. Basta utilizzare le copie povere dei pezzi “Luigi” che sono state riprodotte per circa un secolo (tra la metà dell’Ottocento e la metà del Novecento), e che ora si possono trovare nei mercatini a prezzi non troppo alti o decisamente abbordabili. Si aggiungano la conoscenza dello stile, un po’ di fantasia, la volontà d’imparare a dipingere qualche mobile, la capacità di abbinare i colori giusti, e il gioco è fatto.
Qui potete vedere la camera di un albergo arredata e decorata in stile gustaviano, ovviamente ricreato ai nostri giorni:

Uno stile riposante, in grado d’infondere serenità e pace, uno stile che può essere reinventato anche spendendo pochissimo denaro, o al quale ci si può ispirare anche solo per arredare una stanza. Uno stile a volte freddo ma delicato, luminoso e al tempo stesso austero, probabilmente lontano dalla sensibilità e dai gusti latini, ma che io amo molto.