Mentre l’estate scivola via

Ci troviamo in un momento assai particolare: l’estate sta giungendo alla fine, adagio, certo, e con qualche intemperanza. Che lo voglia o no – conoscendola, direi di no – i suoi giorni sono contati. Ma i trapassi, si sa, recano con sé fatiche e dolori, scoppi d’ira e il desiderio di farcela a qualsiasi costo. Che, per l’estate, significa restare qui il più a lungo possibile.

Io sono eretica, quest’anno, e strana e di vita piena nonostante l’afa – non so perché, ma è un fatto, e di fronte ai fatti mi arrendo, alzo le mani. Sono strana, dicevo, perché un po’ mi spiace che la bella stagione vada ad addormentarsi, che scivoli via nonostante il suo carattere prepotente, quell’insopportabile arroganza che racconta storie di gioventù, follie e desideri soffocati a stento. Ma così è. E vedremo un’altra stagione, più profonda e intensa e misteriosa.

Intanto, mentre assaporiamo questo lento passaggio, guardiamo qualche immagine, qualche traccia di agosto, agosto che è appena finito e vuole che qualcuno lo ricordi. Pubblico allora quattro foto che mi ha inviato mio cugino Fabio.

Questo è il Lago di Vico, in provincia di Viterbo:

Narni, in provincia di Terni:

Colle dell’Asino a Rocca di Papa, in provincia di Roma:

  1. Questa estate ti è piaciuta perché te ne sei stata a spasso.
    Anch’io, pur odiando l’estate, la rimpiango un poi ogni fine fine agosto, ma perché estate significa anche vacanza e vita all’aperto.
    Io in compenso mi sono (ri)beccato il covid e gli ultimi giorni di estate li sto passando in quarantena.

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