
Esistono giornate come questa, giornate fragili, indefinibili, acquerelli sfumati, evanescenti. Se ne vorrebbe intravedere il volto, intuirne l’essenza, contemplarne l’umore – se riso o pianto o pioggia imminente. Ma sono rannicchiate dietro a una nuvola, ferme, tormentate dall’ansia di sparire.
La primavera stenta, oggi, a muovere i suoi passi.
La Primavera… arriverà… quella vera.
Buona serata.
Quarc
Buona serata anche a te, caro Quarc.
Si, siamo nella terra di mezzo, non più inverno ma non ancora primavera…eppoi i colori un po’ spenti della natura rendono effettivamente questo periodo una sorta di intermezzo di riflessione in attesa dell’inizio vero e proprio della stagione calda..augurandomi che poi tanto calda non sia….
Siamo davvero nella terra di mezzo. Intanto spero che la primavera si dimostri mite e delicata. 🙂