La prima passeggiata dopo tanto tempo

Nel tardo pomeriggio sono uscita per una breve passeggiata, la prima dopo due mesi. Mi sono sentita un po’ disorientata, in lieve difficoltà e persino malinconica; ma penso che sia normale dopo un lungo periodo di quarantena.

Lungo il viale si sono formati piccoli assembramenti, soprattutto perché la pista ciclabile affianca la parte pedonale, e oggi i ciclisti, dato il clima mite e il desiderio di sfogarsi, erano tanti. Io mi sono sempre allontanata dai gruppi di persone riunite sui marciapiedi, ma ciò che ho visto mi ha lasciata perplessa: troppi comportamenti poco meditati. Ho notato persino un gruppo di giovani sotto a un piccolo gazebo in un parchetto, tutti appiccicati e senza mascherine. Comprendo il desiderio di vivere in pieno questa bellissima stagione e di stare all’aperto in compagnia, però penso che bisognerebbe cercare di essere un po’ più prudenti. Oltretutto sarebbe vietato, almeno qui in Emilia-Romagna, sedersi in gruppo nei parchi, e invece ho visto anche una simpatica anziana, che vive nel mio condominio, seduta contenta in panchina insieme ad altre arzille vecchiette, tutte con la mascherina abbassata sul collo.

Mi auguro che le condotte imprudenti restino molto circoscritte e che non si ritorni a un nuovo lockdown, perché sarebbe insostenibile sia sul piano psicologico sia sul piano economico.

  1. Una fotografia che ormai viene scattata ovunque. La mia domanda è, perché devo pensare che il tuo vicino di casa non sia contagioso? O l’amico incontrato al parco. Mah.

    • Ciao, Toni. Immagino che, in parte, non si comprenda bene la gravità della situazione; aggiungi a questo il normale bisogno di libertà e di vita all’aria aperta, e il risultato è una condotta un po’ disinvolta.

  2. Ho girato in po’ in bicicletta e un po’ a piedi, in questi giorni, e devo dire che, almeno a Santarcangelo e dintorni, non ho notato assembramenti eccessivamente ravvicinati. E ho visto anche pochissime persone senza mascherina. Diciamo che l’impressione generale che ho avuto, relativamente al senso di responsabilità delle persone, è abbastanza buona. Rimane comunque un’impressione che non fa testo.
    Ciao.

  3. Se si torna a chiudere è la fine.
    Già così temo che molti piccoli imprenditori (che ancora devono riaprire) non abbiano ancora visto il peggio. Oltre a una psicosi (anche giusta) che resterà a lungo nella testa di molti.
    Se si torna a chiudere…. sarà davvero un cambiamento epocale.

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