Nel parco l’erba è alta – il sole sulle foglie, la quiete di queste ore stanche; c’è quel sorriso di primavera, e aprile che osa trionfi, aprile che sogna innocente – e noi che guardavamo oltre le finestre e i muri, oltre le pareti spesse, come a fuggire. E non averlo fatto.
Sono pochi a passeggiare sulla strada, a confondersi in lontananza. Ma che pace, e che attesa – come se dovessi tornare.
L’aprile di quest’anno regala sensazioni un po’ contrastanti , anche se sicuramente la quarantena forzata cui siamo costretti deforma non poco il vissuto di questa strana primavera…..personalmente ho quasi l’impressione di vivere in una sorta di limbo, tutto sembra vicino e distante allo stesso tempo…..
Ciao, Filippo.
Io penso che la quarantena ci abbia impedito, purtroppo, di vivere appieno questa primavera. Aprile è un mese delizioso perché privo di eccessi, dolce, rasserenante: è la versione giovane di ottobre, è ottobre adolescente , un po’ immaturo e pieno di vita. Ma ci tocca ammirarlo dal balcone.