Dal balcone della cucina vedo, davanti a me e oltre la strada, un grande parcheggio. Per tre stagioni all’anno, questa vista è parzialmente nascosta da bellissimi alberi; ma adesso questi alberi sono ancora spogli, e così posso osservare ciò che accade in quell’enorme spazio.
A causa della drammatica emergenza scatenata dal Covid-19, il parcheggio è in buona parte vuoto, e allora qualcuno lo sceglie per brevi passeggiate e piccoli sfoghi. Vedo una coppia che cammina in fila indiana, pur mantenendo una certa distanza di sicurezza: i due fanno il giro completo del parcheggio più volte, percorrendolo con invidiabile zelo e in maniera perfetta, lungo i quattro lati e senza trascurarne neppure gli angoli; in lontananza, vicino all’area dedicata al bike-sharing, un ragazzo si diverte sul suo skateboard con tutta l’energia della sua giovane età. Poi intravedo una donna che cammina da sola, anche lei con precisione quasi maniacale, attenta a sfruttare tutto l’ampio perimetro del parcheggio per fare un po’ di moto. L’area è talmente vasta che nessuno di costoro ha modo di incontrarsi o di sfiorarsi.
Poi guardo alla mia destra, verso un enorme palazzo un po’ distante, e vedo un signore anziano, con una vestaglia colorata, intento a passeggiare su e giù sul suo balcone. Cammina a passi rapidi, con impegno ammirevole, senza fermarsi come se dovesse continuare fino a tarda notte.
Ci s’ingegna come si può in questo tempo sospeso, tempo di dure battaglie e di pensieri sgradevoli. Io resisto chiusa in casa da giorni, rinuncio a camminare, ed è un peso, un peso notevole; ma la situazione è questa, non c’è altra via, e non ci si può lamentare quando si pensa alla tragedia che ci sta investendo. Stare in casa è una grande fortuna: significa che non si è gravemente malati, che non si è in ospedale, che si possono fare tante cose, che si può persino immaginare il proprio futuro. Ecco, si pensi a questo: al privilegio che si ha nel potersene stare in casa.
È una bella idea questa Romina, potremmo quasi invitare gli altri blog a fare post su questo tema, utilizzando questa foto messaggio che hai messo tu. Per sensibilizzare chiunque legge i blog. 😉
Toni, mi hai fatto venire in mente che, quando i blog erano in auge, si facevano operazioni di questo tipo, cioè post sul medesimo tema.
Adesso noi blogger siamo in minoranza, visto il dilagare dei social. Ma, in questo periodo particolare, sarebbe ugualmente bello se altri blogger parlassero di questo tema. 🙂
Domani cerchiamo di mettere in atto questa cosa, meglio pochi ma buoni 😉
Ho letto il tuo commento e penso sia una bellissima idea, avevo pensato e provato a fare qualcosa di simile, con scarsi risultati, ma è un’iniziativa positiva 🙂
Nulla ci vieta di farla, siamo già in tre e questo è il numero perfetto 😉
Molto volentieri 😊
Ciao, Ehipenni. 🙂 Ha ragione Toni: siamo in tre e il numero è perfetto. Ciascuno di voi scriverà su questo tema.
Perfetto! Inizio già 😁
Domani vedo di fare un post e magari vi taggo, e potremmo invitare chi legge a dare un contributo scritto su questa situazione, utilizzando la foto in questione. Però se avete un’idea anche voi, ditemi pure. 😊
Mi piace l’idea, magari tagghiamoci come creatori e poi nominiamo qualcuno dei blogger che seguiamo per diffondere meglio l’iniziativa 🙂
Toni e Ehipenni@
Benissimo: scrivete e taggate, e poi vi taggo anch’io. 🙂
Perfetto. 😊
Avvertimi qui dopo aver scritto il tuo post, così lo linko subito. 😉
Intanto ho pubblicato il post di lancio, dovresti aver ricevuto un messaggio nelle mail o notifiche perché ti ho taggato. Oppure vai sul mio blog lo vedi. 😉
Sì, sì, è vero, l’ho visto. Temevo di essermi persa qualcosa, ma ho sbagliato: oggi sono leggermente rintronata, sorry. 😀
Grazie, Toni.