Prima il vento, impetuoso, egoista, senza alcun riguardo per cose e persone; poi l’ansia e l’attesa sotto un cielo ambiguo, come sospeso in un’eterna incertezza; infine la pioggia, forse inaspettata. Sembrerebbe un giorno di inizio autunno, questo, se non fosse per il verde brillante delle foglie, quel verde malizioso che tradisce l’inizio della vita.
In lontananza, le macchine sfrecciano come se niente fosse, come se il cielo scialbo e la pioggia fossero un dettaglio senza importanza; poi, uomini e donne che camminano, figure piccole e confuse che a volte sembrano avvicinarsi, come se, d’improvviso, dovesse arrivare qualcuno da un luogo remoto – finalmente, dopo tanto tempo.
Hai sempre avuto questa capacità magica di descrivere le sensazioni che le stagioni trasmettono, e ogni volta è una scoperta in più.
Ciao, Toni, ben ritrovato. E grazie.
Ti leggo sempre. 😉
Sei speciale Romina.
Con le tue parole hai la capacità di riportarmi alla memoria il ricordo di momenti e sensazioni di molto tempo fa….un caro abbraccio Romina…..
” figure piccole e confuse che a volte sembrano avvicinarsi, come se, d’improvviso, dovesse arrivare qualcuno da un luogo remoto – finalmente, dopo tanto tempo. “………finalmente.
Grazie a voi perché leggete ancora questo blog, nonostante io abbia scritto poco nel 2018. 🙂
Un caro saluto e un abbraccio.