Marzo ha rispettato il suo copione. Si è presentato sfavillante di luce e di azzurro, con mandorli e ciliegi in fiore; poi, d’improvviso, ci ha sorpresi con un vento impetuoso, crudele nella sua sfrontata prepotenza. E oggi, finalmente, un cielo grigio chiaro, sbiadito, insignificante acquerello, accompagna la pioggia che cade adagio – presenza muta e riservata -, mentre il freddo rimanda all’inverno o, forse, a certi giorni di ottobre stanchi e malinconici, ma premurosi, garbati, pieni di riguardo.
Intanto qualcuno passa in bicicletta, incurante del tempo; altri si affannano sulla strada, rassegnati, senza ombrello.
Non è stato facile riabituarsi al freddo dopo il tepore primaverile dei giorni precedenti, ma ormai anche il colpo di coda dell’inverno dovrebbe avere le ore definitivamente contate 🙂
Sì, questo freddo durerà poco. Oggi la giornata è stata serena, ma con l’aria ancora pungente. Comunque io adoro questi momenti di passaggio, in cui a dominare è l’incertezza. 🙂