E finalmente, nella tarda mattinata di questo primo sabato di settembre, la pioggia è arrivata davvero, decisa e incerta al tempo stesso, a tratti molto intensa, a tratti debole e insicura. Ma il cielo è rimasto triste e confuso, senza poter tornare a splendere d’azzurro. Questo umore titubante, questa pioggia, che cade e poi si ferma e poi ricomincia a scendere, è un primo, sbiadito messaggio d’autunno.
Si torna allora a vivere, perché comincia a dissolversi l’intollerabile arroganza della stagione estiva per lasciare spazio all’alternarsi di luci e di ombre, alla dolcezza del tempo grigio ma privo di cattiveria, alla bellezza dei toni smorzati e opachi, alla serenità che sempre accompagna il procedere calmo, rispettoso e lento dell’autunno. Una stagione che non pretende di annientare, sottomettere, intimorire, ma che vuole soltanto accompagnare, dialogare e sorprendere.