Questi ultimi giorni del 2016 sono freddi ma estremamente luminosi: qui il sole ha dominato nonostante la stagione, determinando così un’atmosfera diversa da quella che mi attendevo e che è tipica di questo periodo. In genere, le giornate che separano il Natale dall’inizio del nuovo anno sono grigie se non estremamente cupe, oltre che silenziose – quel silenzio che segna il riposo prima di nuove feste e nuovi eccessi. E silenzio e oscurità, mentre l’anno si sta dissolvendo, hanno il merito di contribuire a creare un’atmosfera particolare, quasi uno stato di sospensione che non ha eguali in altri momenti e in altre stagioni.
Ma questo sole insistente – questa luce fredda ma costante – non parla di sospensione, di magica attesa, di misteriosa ambiguità durante l’inevitabile passaggio. Il sole, che tutto illumina e rallegra, spoglia le strade, gli oggetti e le persone di quel velo che rende arcano e attraente persino ciò che attraente non è. E allora quella vertigine dell’anima che sempre avverto mentre l’anno fugge via, adesso è assente.
Intanto, però, vorrei augurare Buon Anno a tutti coloro che faranno una passeggiata su questo blog. Ciò che auguro, al di sopra di ogni cosa, è che ciascuno possa trovare la propria strada se l’ha smarrita o ritiene di non averla ancora incontrata. Trovare la propria strada significa anche comprendere bene, in profondità, ciò che si desidera veramente e ciò di cui bisogna liberarsi. I passaggi, infatti, a volte richiedono coraggio e tagli netti: non basta imboccare un sentiero e percorrerlo sperando di raggiungere una meta; a volte, occorre liberarsi da fardelli inutili e opprimenti per poter procedere meglio nel proprio cammino.
E poi sì, che il nuovo anno sia scintillante, pieno di sorprese, di bei pensieri, di ottimismo e di capacità di andare avanti. 🙂