Dopo una settimana colma d’impegni, ieri mattina mi sono concessa il lusso di una passeggiata. Non lunga – non ho mai troppo tempo a disposizione – ma comunque una bella passeggiata d’autunno. Il cielo era grigio, l’umidità alle stelle, la malinconia persistente: una tipica giornata di novembre. Per amarla o sopportarla, occorre avere un temperamento particolare.
Camminare nel parco è stato piacevole. Pochissime persone, infinita quiete e tutti i colori autunnali dispiegati davanti ai miei occhi per farsi ammirare: giallo puro, rosso intenso, rosso-arancione chiaro, giallo screziato di rosso e arancione, nocciola sfumato di verde, marrone cupo, marrone chiaro, toni sovrapposti, poesia della natura che si spegne. E il silenzio, solenne e cupo nello stesso tempo.
Certo, con un’atmosfera simile è inevitabile avvertire un vago senso di tristezza. Ma c’è una tale profondità in questo disfacimento della natura, c’è una tale bellezza in questa dissoluzione lenta ma costante, da rimanerne sopraffatti. E, così, si comprendono molte cose. Allora si torna a casa volentieri, felici di avere un rifugio, un punto di riferimento, una stanza calda e tranquilla tutta per noi.
a proposito di colori…avete mai fatto caso alla bellezza di un albero di cachi? sabato scorso mi sono recata in campagna per la raccolta delle castagne e degli ultimi cachi. Sotto l’albero era tutto un “rosseggiare” di foglie appena cadute, ancora lisce , non accartocciate . Allora nel cesto della frutta oltre ai cachi sono finite anche loro. Ne ho raccolte tantissime avendo cura di lasciarle intatte con ancora su i segni delle carezze regalate dal sole estivo. Non so ancora come conservarle o come utilizzarle per una decorazione della tavola autunnale. Da ragazza le conservavo nei libri ma erano altri tempi quando bastava un fiore appassito tra le pagine a farti immaginare storie romantiche. Alla fine del mio pomeriggio bucolico, nella macchina aleggiava il profumo delle mele cotogne, Sembra incredibile che un frutto dal gusto così aspro abbia un profumo così intenso e delicato insieme. Si racconta che le nonne le utilizzassero per profumare i cassetti della biancheria. Noi invece ne faremo un ‘ottima marmellata. buonanotte a tutti in particolare a te cara Romina.
E’ la prima volta nella mia vita, non tanto breve, che apprezzo il mese di novembre.
E’ la prima volta che il ritorno all’ora solare non mi ha mandato in crisi ed il buoi presto non mi fa star male.
E’ la prima volta che novembre non mi mette tristezza, ma solo voglia di godermelo e non perchè , negli anni passati, non apprezzassi tutto ciò che di bello offre, ma perchè avevo la smania di andare avanti ed uscire dal buio.
E’ la prima volta che il buio oltre i vetri mi fa stare bene.
e progetto regali di natale per i miei nipotini e nuove decorazioni per la casa, cuocendo minestra di verdure e castagnaccio.
E’ vero, sai? E’ l prima volta che mi sento sopraffatta da tanta bellezza: mai associata, prima, la bellezza a novembre!
un abbraccio pieno di colori autunnali…così vivi e vivaci
Emanuela
Rosa@
Sì, la penso come te: l’albero del cachi è splendido ed è uno dei simboli più belli dell’autunno. E anche la marmellata di mele cotogne è buona. Hai evocato sapori e profumi d’autunno, sembra quasi di sentirli.
Emanuela@
Sono contenta di sentirti così serena. Se per la prima volta l’atmosfera di novembre ti fa stare bene – e se fai progetti significa che stai bene davvero – approfittane più che puoi, vivila intensamente. Non ti deluderà.
Un caro abbraccio a entrambe, e grazie per aver completato e arricchito il mio post con le vostre parole. 🙂