Oggi, 8 dicembre, oltre al tradizionale rito della preparazione dei miei alberi di Natale e dei tanti addobbi destinati a colorare le feste, ho rinnovato anche il rito che coinvolge ogni anno questo blog, vestendolo con immagini adeguate al periodo. Per me è sempre un dispiacere doverlo spogliare dei colori autunnali che lo accompagnano da settembre alla fine di novembre, e, quando devo farlo, ciò avviene sempre a malincuore. Ma, essendo ormai entrati nel periodo festivo per eccellenza, non voglio soffermarmi troppo su argomenti malinconici – e per me dover salutare l’autunno è sempre fonte di malinconia.
Dicembre è un mese convulso, un mese nel quale sembra di non dover mai trovare pace: mille impegni, mille incombenze e un muoversi continuo e spesso insensato. Ma ho deciso che, nei limiti del possibile e se le circostanze lo permetteranno, cercherò di considerarlo un mese come gli altri, solo con qualche cena e pranzo un po’ più impegnativi.
Di questo periodo mi piacciono i pomeriggi molto brevi, col sole che tramonta alle 16:36. Veder calare la sera in fretta, magari dopo una giornata particolarmente grigia, è un precipitare maestoso negli abissi dell’interiorità: una prova che richiede coraggio, determinazione, capacità di pensiero e di ascolto. Ma è una prova indispensabile in attesa della luce.
Ciao Romina. Anche io considero dicembre un bel mese, purtroppo tranne il fatto delle giornate più corte.😉
Voi donne considerate dicembre un mese convulso perchè avete l’ansia dei regali. Secondo me le feste devono essere un piacere, altrimenti è un lavoro…mica una festa!
Io me le godo. In casa non ho addobbi perchè tanto io e mia moglie non ci stiamo molto (e sotto le feste siamo in sicilia), però mi godo le cene, l’odore del freddo, il vin brulè e i dolcetti alla cannella 🙂 e anche…*tappatevi le orecchie* …il ghiaccio alla mattina!
Nonostante la rottura di scatole con la spatola in mano, provo un sottile piacere nell’aria secca della mattina col cielo terso e il ghiaccio sul vetro dell’auto! 1000 volte meglio che andare verso la macchina sotto alla pioggerella in una mattina grigia e “piangente”.
In Sicilia mi porterò scarpe da trekking e zainetto, per farmi le mie camminate. In casa hanno una stufa a pellet e io mi porto una bella scorta dei miei tè e tisane.
Ben ritrovato, unododici. 🙂
Marco@
Io non ho l’ansia dei regali, anche perché devo farne pochissimi. Il mese è convulso perché ho tanti impegni e mi seccano le preparazioni di pranzi e cene. Detesto cucinare, quindi soffro.
Per me cucinare è un po’ come mettere le mani nei motori (auto/moto) : in teoria mi piace, ma la pratica non va mai come la teoria, e mi innervosisco. 🙂
la cosa buffa, qua a casa mia, è che, nonostante i miei figli siano ormai adulti ( 27 anni….) amano il NOSTRO NATALE, come lo chiamano loro…….presepe ed albero l’8 dicembre…….a questo pensa Tommaso, io preparo le altre decorazioni, Silvia lavora al mercato di Natale nel centro storico di Genova, visto che fa l’artigiana….ma i tempi ed i modi li vogliono ” immutati ed immutabili”, perchè vogliono, come dicono loro ” Il Nostro natale senza fronzoli e senza balle….essenziale”
E per la prima volta, quest’anno, io che sono un’amante della luce, amo il buio che arriva presto. Emanuela