E così luglio, il mese estivo sempre rovente e senza pietà, si accinge a terminare il suo percorso con una brusca e strana svolta autunnale. La pioggia di queste ore, infatti, non ha nulla a che vedere, almeno qui, con le tipiche piogge della stagione estiva, intense ma brevi; questa è una pioggia persistente accompagnata da un notevole calo termico. Basta poi aprire le finestre per avvertire un vento freddo che ricorda quello delle ultime giornate di settembre, quando l’autunno richiama l’attenzione su di sé annunciando la fine della vecchia stagione.
Eppure è estate e ci aspetta agosto, il mese delle vacanze-a-tutti-i-costi, della finta o vera spensieratezza, dei tramonti che si tingono di festa e di allegria, delle lunghe giornate in riva al mare o sui prati in montagna. Ma non pochi trascorreranno agosto in città, per i più svariati motivi; e allora ci si chiede cosa rappresenti agosto per chi deve restare a casa. Se il clima è abbastanza mite, senza la cappa del caldo infernale, rimanere in una città per metà vuota e con il traffico automobilistico ridotto può essere una bella esperienza: il caos è assente, le strade sono più pulite e spesso si avverte la magia del silenzio. La verità è che ci si può sentire in vacanza anche restando in città, perché essere in vacanza è soprattutto uno stato d’animo.
Non si tratta di un semplice modo di dire o di un espediente autoconsolatorio: è davvero così. Ricordo di aver trascorso alcune pessime vacanze in montagna perché ero tormentata da pensieri e preoccupazioni che non mi abbandonavano per il solo fatto di non trovarmi in città; ricordo addirittura l’agosto del 2000 – non lo dimenticherò mai – in cui trascorsi l’intera vacanza sui monti afflitta dall’insonnia. Perciò so con certezza che le vacanze sono soprattutto uno stato dell’anima. E allora ben venga anche agosto in città, se l’anima o l’interiorità – la si chiami come si vuole – è ben disposta.
(Post ispirato alla conversazione, avuta questa mattina, con una mia vicina di casa un po’ malinconica perché costretta a restare in città durante il mese di agosto)
Negli ultimi anni le città vanno avanti sempre. E non credo sia esclusivamente per colpa della crisi, bensì anche per questa tendenza delle aziende a stare sempre aperte 24h su 24, 365 gg all’anno. Del resto si lavora anche con paesi dove in agosto è pieno inverno, dove non seguono le nostre festività religiose, ecc
Ma ricordo quando ero bambino: la domenica era impossibile trovare un negozio o supermercato aperto! Si mangiava pane duro! E in agosto nelle città non girava anima viva… a parte qualche ladro di appartamenti (che era italiano).
In ogni caso ancora oggi ,per noi del nord Italia, andare via dalla solita città almeno 3 settimane in un qualunque mese dell’anno E’ UN MUST!
Ma quando la Sicilia è diventata la mia seconda regione, mi sono stupito nel notare che lì è normalissimo restare a casa. Per più motivi: soprattutto per soldi (consolandosi con l’idea che “tanto il mare è vicino e possiamo farci una scappata in giornata“), ma anche perchè la disoccupazione ha da sempre abituato le persone a lavorare quando c’è la possibilità senza distinguere le domeniche dai lunedi e l’estate dall’inverno.
Forse è anche per questo che loro sentono molto (moltissimo) il ferragosto: perchè almeno 1 giorno è un must anche per loro.
Al sud le città non si svuotano. Anzi mi sa che ci sono più persone in agosto che negli altri mesi, perchè i parenti emigrati tornano a fare le vacanze nel loro paese d’origine.
Marco@
Quando eravamo bambini noi, agosto era senz’altro il mese delle ferie per eccellenza. Stare a casa era considerato una vera sfortuna. E purtroppo le città si svuotavano letteralmente.
Da un po’ di anni, per fortuna, non è così, visto che si fanno le vacanze anche in altri mesi, e quindi le città sono vivibili e i servizi fondamentali non mancano. Il che è un bene. E anche Modena non si svuota più, neppure a Ferragosto.
Comunque, io al liceo avevo un amico che, pur andando in vacanza al mare dove aveva una casa, a Ferragosto tornava a Modena da solo, senza genitori, per vederla vuota. Mi raccontava che girava per il centro in bicicletta e si sentiva un re perché non doveva rispettare né destra né sinistra e le strade erano tutte sue. 🙂 Poi, il 16 agosto, tornava al mare.
Per me, era impensabile lasciare la montagna per fare Ferragosto in città. Adesso, invece, mi va benissimo. Col tempo si cambia.
Magari vado un po’ controcorrente, ma la “svolta autunnale” di questo luglio – in realtà tutto il mese mi pare abbia avuto ben poco di estivo – a me non dispiace per niente.
Ciao, Romina 😉
Ciao, Andrea. 🙂
Ovviamente sono contenta anch’io della svolta autunnale di luglio. E spero che anche agosto sia generoso e non ci regali giornate afose.
io invece sono contenta di lasciarmi alle spalle questo orrendo ottobruglio!
Mmmm… il fresco mi piace! Mi piace moltissimo!
Ma la pioggia noooooo 😥
Va bene durante la settimana, ma non sopporto che mi rovini tutti i weekend!
la pioggia mi ha rovinato l’orto e il giardino!non ne possiamo più.qui ha piovuto quasi tutti i giorni.
Qui oggi abbiamo solo 30°, ma c’è molta afa.
Prima del 2000 ricordo estati simili a quella attuale….
Comunque per me,amante dell’autunno a 360 gradi,quest’anno è da incorniciare (unica pecca le alluvioni,anche se in molti casi non è colpa della natura………)!
Romina sottoscrivo quello che hai detto: ” essere in vacanza è soprattutto uno stato d’animo “.
Ciao
Non è arrivato nulla.. un po’ come le vacanze!
Ciao a tutti e buona domenica. 🙂 Qui c’è un temporale.
Clellina, ma ti è arrivato il breve messaggio che ti ho scritto ieri sul tubo?
si..il breve è arrivato! E il mio?
Mi è arrivato quello di cinque giorni fa.
Comunque, non bisogna cliccare mai su “rispondi”, ma, ogni volta che si invia un messaggio, bisogna entrare nel canale del destinatario, cliccare sulla voce “Informazioni” e dopo su “Invia messaggio”.
Entro stasera te ne invio un altro.
Il tempo … non c’ è amico, e le vacanze,
allegri noi nelle follie d’ estate
oppur rinchiusi nelle nostre stanze,
svaniscon presto con le lor serate !
Cosa ci resta ? Cosa a noi, @Romina,
ci ricompensa del passato agire ?
Dei nostri sogni, e del nostro ardire,
della tristezza … acuta come spina ?
Per noi che amiamo il tempo come sia,
per noi che l’ accettiamo senza resa,
ci resta sempre la dorata via
del nostro autunno … e la memoria accesa !
🙂
Ben ritrovato, carissimo Bruno. Mi mancavi. 🙂
E grazie per i versi, anche perché ricordano il nostro amato autunno.