Ho pubblicato l’immagine di questo bellissimo dipinto altre volte: si tratta di La visita, un’opera del pittore macchiaiolo Silvestro Lega (1826-1895) che io amo molto. La ripubblico oggi perché particolarmente suggestiva in una giornata fredda e grigia come questa. Nel dipinto, infatti, l’atmosfera è desolata e squallida a causa del clima, ma tale desolazione è felicemente spezzata dal gesto d’affetto delle due donne davanti alla casa. Come a dire: non importano il gelo e la tristezza della stagione invernale se siamo noi a infondere calore alla nostra esistenza, attraverso gesti, azioni e pensieri. Del resto, l’inverno stimola a cercare riparo e quindi favorisce l’intimità, il pensiero profondo, lo sguardo prolungato e acuto su cose e persone.
Ma dopo l’inverno, si sa, arriva la primavera, inevitabile preludio all’estate:
Si cammina fra il verde di cespugli esultanti per il sole e l’inquieto azzurro del cielo; si cammina, poi ci si ferma e si pensa: si guarda un punto oltre l’orizzonte, si osserva con attenzione, si vuole capire, ci si rifiuta di distogliere gli occhi. Forse si attende qualcuno o qualcosa, o forse ci si trova di fronte a una scena che suscita la nostra curiosità. Ma resta il fatto che si guarda con serietà. In altre parole: anche se la stagione invita a disperdersi, si resta presenti a se stessi, si rimane vigili, padroni di sé e della propria esistenza. Il dipinto è Ragazza con l’ombrello, opera di Federico Zandomeneghi, altro noto macchiaiolo.
E’ un opera meritoria la tua, @Romina : io stesso, quantunque conoscessi alcuni pittori ‘macchiaioli’, imparai qui da te ad apprezzare @Zandomeneghi, e spinto a saperne di più, sia sul pittore ( delizioso … ), sia sull’ uomo, “un grande italiano” ! 🙂
E poichè so che ami la poesia …. ti lascio alcuni versi d’ amore che mi ha fatto conoscere una mia amica blogger : io, pensavo che li avesse scritti @Hesse ( o, al limite, il miglior @D’Annunzio …. poeta che in genere non amo assai, se non in alcune sue cose ) . Li aveva scritti, invece, @Paolo Villaroel ( un poeta a me sconosciuto ), e leggendoli e rileggendoli …. penso che siano fra i più belli che io abbia mai letto …. emozionandomi !!!
OGNI SERA
Era soave alla mia vita l’ora
dei segreti convegni, se tremavi
fra le mie braccia, al brivido del vento
che portava la voce aspra del mare.
Altri ora illude il dolce inganno. E nulla
muta; se pure il nostro giorno è spento.
Implacabile tempo, tu ritorni,
ostinato ed uguale, sulla terra,
dove i vivi camminano sui morti,
e, senza scampo, amaramente invecchia,
da stagione a stagione, il nostro cuore.
@Paolo Villaroel
Grazie, Bruno, per la bella poesia. Non avevo letto nulla di Villaroel prima d’ora. Come sai, apprezzo sempre questo tipo d’interventi. 🙂
Pensa @Romy … neanche io conoscevo questo poeta : apparsi nel suo blog a commento di un suo post, poichè mi colpirono particolarmente, chiesi alla mia amica blogger chi li avesse scritti ! Ebbene, da vecchi libri che lei aveva ereditato, riuscì a identificarli come opera di @Villaroel …. poeta anche a lei sconosciuto prima di allora ! Ed ancora una volta, mi accorsi di quanto splendida sia la poesia, specialmente quando la scopriamo dove meno ci saremmo aspettati di trovarla, col suo respiro ampio …. e con la sua perenne, immutabile bellezza ! 🙂