Mattina: la giornata è grigia e scura, umida e tetra. E piove, piove ininterrottamente; senza grande intensità, senza clamori, ma piove. In queste condizioni, con questa atmosfera priva di frammenti di luce e di screziature, è difficile poter guardare oltre. Poi si avverte intorno un silenzio strano, tipico degli ultimi giorni dell’anno: il silenzio dell’attesa e del riposo prima dell’ebbrezza delle feste, un silenzio complice, amico, a tratti ambiguo.
Adesso è pomeriggio e non piove. Ma resta la triste uniformità del grigio scuro a regnare incontrastata su case, persone, strade. E tutto senza sfumature, quelle sfumature che alleggeriscono il cuore e l’esistenza:
Non ci si stanca mai di questo mistero, groviglio di sogni emozioni ricordi che nessuno può cancellare. Non ci si stanca mai di guardare attraverso le foglie, di passeggiare su tappeti di foglie, di ascoltare la voce calma dell’autunno. Per imparare, per capire. Ma adesso è un’altra stagione, una stagione che richiede coraggio, capacità di resistenza, impegno per ottenere in cambio grandi benefici: la possibilità di concentrarsi, attendere con fiducia, sognare. Sognare a Natale, mentre l’anno scivola via di minuto in minuto:
L’inverno è anche questo: starsene chiusi mentre fuori nevica, festeggiare tra i colori per affrontare il gelo con allegria. Nel mio post precedente, ho augurato buon Natale anche a chi non vede l’ora di partire e a chi sogna di restare. Mi riferivo a chi desidera trascorrere Natale e Capodanno altrove, magari in località esotiche calde e assolate, e a chi sogna invece di trascorrerlo qui, nel freddo dell’inverno appena arrivato. Fra questi ultimi ci sono anch’io: mi piace il Natale vissuto nell’oscurità della stagione invernale e a casa mia, con semplicità. Per alcuni ciò può senz’altro sembrare noioso, ma per me Natale è questo. E a Capodanno non faccio eccezioni: casa, riposo, tranquillità. Senza farmi mancare nulla di ciò che mi piace.
E allora, buon anno. Buon anno a chi sta cercando la propria strada nella vita e teme di non trovarla; ma buon anno anche a chi è soddisfatto e spera soltanto di conservare ciò che ha.
Buon anno a chi si sente smarrito, a chi non ha una casa, a chi è privo di veri amici, a chi spera di trovare un lavoro e a chi non sa da dove iniziare.
Buon anno a chi è molto deluso, a chi ha troppi rimpianti, a chi è stato tradito e a chi è stato abbandonato; buon anno a chi è stanco, a chi fatica a rialzarsi dopo numerose sconfitte, a chi è da sempre incompreso.
Buon anno con calma, senza euforie, senza tristezze, con un po’ d’ottimismo e tanto sano realismo. 🙂