Non si è mai sazi di foglie gialle sugli alberi, di foglie morenti sui prati, di foglie rosse sull’asfalto scuro, di foglie nei sogni e nei ricordi. C’erano pomeriggi freddi senza il conforto del sole, e foglie lungo i viali, foglie agli angoli delle strade, e poi il vento a straziarle e a condurle lontano. Erano brividi improvvisi, strani presentimenti, fantasmi senza nome, il desiderio di sparire, il desiderio di restare.
Non si è mai sazi di foglie dorate nei pensieri, di questo sfacelo che prosegue adagio, di questo dissolversi lento, di questa dolcissima estenuante tortura.