Succede d’improvviso, almeno in apparenza. Succede d’improvviso e regala un’emozione nuova, una sensazione mai avvertita prima, forse un misto di nostalgia e di gioia insieme a un brivido di confusione: tornano volti di persone che ormai non sono più; tornano parole dette al momento giusto, come sprazzi di luce in un’estenuante oscurità. Voci remote che appartengono a un tempo lontano, a inverni e primavere di molti anni fa, e che ora acquistano una luminosità inaspettata. Si scopre così l’importanza di persone che sono rimaste sullo sfondo, persone con le quali non si è mai avuto un legame profondo, ma che hanno contribuito a dipingere a colori il mosaico della nostra esistenza.
Tornano come sorridenti fantasmi in queste giornate di tempo incerto, tornano con decisione, insistono con la loro presenza e non si sa perché. Tornano come se avessero qualche parola da aggiungere e qualche altro gesto da compiere. Si tratta soltanto di capire e senza temere.
Post ispirato a ricordi d’infanzia e adolescenza.
un pensiero tanto profondo quanto vero. Ognuno di noi ha dentro voci del suo passato che anche se si sforza di far tacere si fanno sentire nei momenti più impensati!
Ciao Fiordaliso e benvenuta.
Finalmente riesco a leggerti con il giusto tempo e il giusto stato d’animo. Ho imparato che farlo di fretta perdo il cuore dello scritto.
Con l’età, che oltre ad accrescere il numero d’anni porta un po’ di buon senso e si mangia tanti scrupoli, ho imparato a non chiudere le porte. Quelle del cuore e della mente. Così lascio arrivare quelle voci, anzi do loro il benvenuto. Ho scoperto che non portano solo nostalgia, ma anche l’allegria e l’affetto dei tempi andati e tutto ciò fa sorridere il mio cuore.
Tiziana, è proprio quello che provo anch’io e penso che sia salutare.
Lasciarsi trasportare dai ricordi, percorrendo passo passo le stanze (alcune affollate ed altre pressoché deserte) della nostra vita. Continua ad essere il mio passatempo preferito…