Il nuovo anno è iniziato regalandoci tante giornate di sole, giornate un po’ meno fredde di quelle di dicembre. Che gennaio abbia deciso di essere clemente? Troppo presto per dirlo. Quanto grigio dovremo ancora vedere? Quanta oscurità dovremo sopportare? Verrà la neve?
Talvolta vorrei fermarmi. Frase impopolare, lo so, in un’epoca in cui correre è un imperativo, un valore assoluto, il Valore Supremo. E in effetti anch’io corro sempre, obbedendo con diligenza al meccanismo che governa la società in cui vivo. D’altra parte è molto difficile, se non quasi impossibile, opporsi alle regole non scritte che formano la struttura ideologica e morale dello spazio in cui ci si trova a esistere. Né è facile pensare di andarsene dall’oggi al domani e lasciare cose e persone, recidendo legami e venendo meno a certi doveri. Insomma, è una faccenda complessa.
Però, ogni tanto, vorrei fermarmi. Magari in una giornata d’inverno fredda e malinconica, una di quelle giornate in cui, se si ha un po’ di sensibilità, si ringrazia la sorte per il fatto di avere un tetto sopra la testa. Una di quelle giornate in cui il gelo è così insistente e il vento tanto freddo da far pensare che sia persino poco dignitoso avventurarsi fuori, nel mondo, per agitarsi e muoversi come marionette impazzite. Una di quelle giornate in cui abbandonarsi all’inverno, ai suoi umori, ai suoi sapori, ai suoi cieli senza colore, è un piacere e un modo per far emergere tutte le proprie energie.
(Paesaggio – Fondo del Cofanetto Riccomanni, Silvestro Lega)
Ti lascio un saluto veloce Romina, data l’ora. E anche gli auguri per l’Epifania, non ironici come si facevano tra compagne di scuola, ma perché la Befana per le sue origini di festa pagana è davvero una festa al femminile, propria di tempi e civiltà in cui non si correva all’impazzata ma si seguivano i ritmi di Madre Natura.
Stanotte si brucia l’anno vecchio, e la vecchia Madre Natura avvizzita, e si apre il nuovo anno lunare, proprio con l’auspicio che la Madre Natura entrante porti con sé nuove energie, nuovi raccolti abbondanti.
Vorrei fare due chiacchiere con te, anche sui tuoi post precedenti, quindi tornerò prestissimo!
Ciao!
Aurora
condivido appieno …. ti auguro una splendida giornata
Quando finisce qualcosa, una stagione o un avvenimento …. c’ è sempre un filo di malinconia in noi, come quando la musica è finita, tutti se ne vanno e rimaniamo soli ! 😦
Ma passa presto, @Romina, ci pensa la vita ….
E, se fuori l’ inverno ingrigisce e gela, l’ anima per contrappunto si illumina, detta i colori e la musica dei nostri silenzi o dei pensieri o dei sogni di ciò che ancora potrà avvenire per farci tornare a, pacatamente, sorridere !!! 🙂
Aurora, grazie per gli auguri. Bella festa, l’Epifania; mi è sempre piaciuta proprio per le cose che hai scritto tu.
A presto. 🙂
Un saluto, Giovanna. Io ti auguro una splendida settimana. 🙂
Bruno@, è vero, hai ragione, tutto passa presto. Se non fosse così, sarebbe dura sopportare tante cose.
Stasera qui c’è una nebbia che si taglia col coltello. Ma m’illumino ugualmente. 😀
Wow, che bello il sentiero innevato che hai scelto come sfondo!!!!!
Mi fai venire voglia di di prendere il cappotto e percorrerlo…
ottima scelta!