Lunghissime giornate senza vento – e si resta sospesi fra terra e cielo. Si vorrebbe che non avessero mai fine, come i campi che si perdono all’orizzonte, come certi pensieri ossessivi e lenti.
Di certi prati si conoscono persino i segreti che, in fondo, sono sempre gli stessi, anno dopo anno, estate dopo estate. Ma sono gli alberi a infondere sicurezza, a offrire ombra e ristoro, a regalare pace e serenità. Senza chiedere nulla in cambio.
(Nell’immagine il dipinto Case di Pannocchio a Castiglioncello, di Odoardo Borrani)
Gli alberi …. torri misteriose verso l’ azzurro, frondosi nidi d’ uccelli e dei nostri sogni d’ adolescenti ….
Quanti viaggi e soste e avventure …. fra quei rami intricati … in quel nostro incauto arrampicarci per salire sempre più in alto, ad inseguirne la cima e il cielo …. quanti ricordi, @Romina, in quei silenzi spessi, densi di odori e impenetrabili …. se non dal frinire delle cicale … E’ estate …. e sembra già finita .
@Bruno
Quanti ricordi sì! Di alberi, di prati, di monti e di fiori. Erano altre estati. 🙂
Che meraviglia! Ma si legge e basta, non si può commentare.
è una pagina che ha vento in corpo e muove…
un saluto a te Romina
Anche a te, Elina, e grazie.