L’azzurro scompare lentamente e la pace del primo pomeriggio è la voce del cielo che abbraccia la terra, in uno strano brivido d’eternità. Il tempo non esiste più.
D’improvviso i tuoni in lontanza e la pioggia e di nuovo i minuti a scorrere lenti.
Avviso: per un errore di digitazione, dovuto alla fretta, ho pubblicato involontariamente il post mentre stavo ancora correggendo il finale.
L’ho subito modificato, per cui la versione ora pubblicata risulta un po’ diversa da quella iniziale.
Non hai bisogno, @Romina a noi cara …. di scusarti di alcunchè : quando scrivi Tu …. le tue parole divengono come i pennelli degli amatissimi @Lega … e @Zandonai …. pura musica ‘a colori’ !!! 🙂
era da un po’ che non passavo da qui,
leggerti è sempre una dolcezza per i miei pensieri.
Condivido le riflessioni della mia amica @Sabby : anche per me, che pure vado vagando ‘per destino e vocazione’ per lande solitarie e sogni non di rado attraversando piogge ventose senza riparo alcuno tranne le stelle, “leggerti è sempre una dolcezza per i miei pensieri” !!!! 🙂
Ad entrambe voi due, ed alle vostre affinità spirituali cui m’ è dolce attingere, permettimi di dedicare questa tenera canzone del mio concittadino @Francesco … con l’ augurio che, assai presto ritorni a sorridere, per voi per me per tutti/tutte, il maggio fiorito che attendevamo …. sempre e comunque dolce !
@Bruno
Bruno e sabby, grazie.
E, Cavaliere, De Gregori è sempre il benvenuto.
Vediamo cosa ci porterà il mese delle rose. 🙂
bruno@ questa è per me una canzone molto particolare,
la sentivo nel mio viaggio di ritorno da Firenze dopo il mio corso di studi, ero appena arrivata a Napoli, alla stazione Garibaldi, erano le 6 del mattino, ogni volta che la sento la memoria ritorna a quel momento.
un abbraccio a voi due.