Per lunghissimo tempo si è pensato che l’alba del Mille fosse stata, per gli uomini del Medioevo, colma di terrore, in quanto attesa dell’imminente fine del mondo. In realtà, nessun uomo aspettò il primo giorno del Mille con tanta angoscia, perché in quell’epoca il trascorrere degli anni era calcolato attraverso criteri imprecisi e molteplici.
L’idea che l’anno Mille dovesse coincidere con l’attesa della fine del mondo, quindi, è più che altro un’interpretazione data alla mentalità degli uomini medievali da parte delle epoche successive.
Per cercare di comprendere la questione relativa al mille non più mille, occorre pensare che nel Medioevo l’intera storia del mondo è concepita come un interminabile discorso divino: Dio parla agli uomini attraverso il libro della natura, i cui enti sono appunto le singole parole del suo peculiare linguaggio. Tocca all’uomo interpretare questi simboli e comprendere i messaggi di Dio, che comunica non solo tramite tutti gli enti della natura, ma anche attraverso fatti prodigiosi, miracoli, profezie, cioè attraverso i fenomeni soprannaturali. In questa prospettiva, forse l’anno Mille può essere stato considerato dagli uomini medievali come una sorta di scadenza privilegiata utile a interpretare tali segni prodigiosi, ma niente più di questo: nessun terrore, nessuna generalizzata attesa della fine tempi, nessuna angoscia collettiva di fronte al millennio.
Per noi, che a differenza degli uomini medievali calcoliamo lo scorrere degli anni con criteri precisi, domani sarà l’ultimo giorno del 2011 e, allo scoccare della mezzanotte, entreremo senza incertezza nel 2012. Si tratta di un giorno come un altro, ma lo investiamo di sogni, aspettative e simbolismi di ogni genere, regalando così un po’ di magia a questo passaggio per appropriarcene, per dominarlo, per mettere ordine nelle nostre esistenze.
Comunque si decida di trascorrerlo, è un passaggio che incide quasi sempre sugli umori e sulla psiche di ciascuno. Io scelgo di viverlo come un momento di relax, una pausa salutare, un saggio rallentamento dei ritmi di vita.
E allora buon 2012 a tutti, auguri per un nuovo anno all’insegna di tanta serenità. 🙂