L’ho trovata per caso navigando su internet e me ne sono innamorata. Questa torta si chiama Maria Antonietta ed è stata creata da Camilla Rossi.
Quando vedo torte simili a questa, regredisco di colpo all’infanzia e comincio a nutrire fantasie un po’ stravaganti: ad esempio, mi piacerebbe affondare le mani nell’impasto morbido per sporcarmele tutte, senza alcun ritegno. Poi, però, penso che sarebbe bello lasciare questa meraviglia intatta, così com’è, vero incanto per gli occhi e per l’immaginazione. Ma ci si può limitare a guardarla senza assaporarne neppure una briciola? 8)
A parte queste vane speculazioni, dovute anche al caldo afosissimo – oggi il termometro ha toccato i 41 gradi e ormai io straparlo- l’immagine m’infonde allegria e perciò ben venga!
Ahia, allora è proprio vero che lì ve la passate peggio! Qui il massimo è stato 32, ma alla fine siamo abituati a temperature molto alte, quindi se aumentasse, sarebbe praticamente normale.
Che buona questa torta! Io più che affondarci le mani dentro mi armerei immediatamente di cucchiaino, pronta all’assalto!
Visto il caldo, consiglio una fantasia su… una torta gelato! 🙂
Vale@
Eh sì, assalirla col cucchiaino è un atto dovuto. Prima la si ammira con occhi languidi e sognanti, tipo innamorato in fase acuta e grave, poi si passa impunemente all’attacco, senza pietà. 😀
Non amo troppo le torte gelato, però mica le butto via. Ben vengano anch’esse!
Non amo troppo le torte gelato
Ne ero quasi sicuro 😉
A me piacciono tutte! In realtà preferisco quelle normali, meglio se piene di panna o crema, quelle che appena le metti in bocca sono belle soffici e le assapori lentamente. Però come hai detto tu, Romina, non le butto via quelle gelato!
Vale@
Sì, sì, le torte piene di panna e crema sono il massimo! Quello è un piacere come pochi, uno di quei piaceri che regalano un tocco magico all’esistenza.
Cavaliere@
Ahahah! 😀 Eh già, hai centrato il punto: intanto la mangiamo per dimenticare l’afa, e poi l’assaggeremo – più lieti – per festeggiare l’equinozio d’autunno. Una torta così invitante è perfetta per celebrare l’inizio della stagione più romantica e struggente dell’anno.
Un abbraccio “freschissimo”!
Ci tenti con questa meravigliosa, architettonica, infiocchettata, trapuntata, colorata, arabescata, impreziosita “tortona”…. ehm …. con i 41° centigradi che ribollono fuori, @Romina ?!? 😯
Nò, Amica cara, riponiamocela per le prime frescure d’ autunno, il magico, romantico autunno …. che, passata la buriana, presto verrà a trovarci con i suoi inimitabili colori ! 🙂
Oddio, se proprio insisti, @Romi, e ti vuoi tuffare immemore nel flusso travolgente di urla e schiamazzi nemici del silenzio e della solitudine, ebbene …. allegria sia !
Tagliamoci una fetta di questa tortona regale e ….. mangiamocela fra amici, brindando con un calice di raffreddatissimo champagne “Veuve Clicquot Ponsardin” ….. “CIN CIN” all’ estate ed ai suoi fuochi !!! 😆
Un abbraccio “fresco” …
@Bruno 🙂
Ricambiato …. romantica ed acuta @Romina !
Aggiungo una preghiera : ora che ci conosciamo tutti, e che il caldo ha sciolto ogni titolo, pur restando io n @Cavaliere Errante per vocazione, chiamami pure col mio vero nome che è @Bruno, natìo di Roma ( e di lei innamoratissimo, ma non più di quanto lo sia ognuno/ognuna della propria città natìa 🙂 ), una città unica al mondo per la sua storia millenaria che tuttora vive senza soluzioni di continuità, ad onta dei cialtroni e mascalzoni che la abitano ( specie i politici del nord ), una città infine “tanto conosciuta quanto sconosciuta”, e vivo al mare, sul bel Porto di Anzio @Romina ( ad una cinquantina di chilometri dalla mia adorata Roma ), dove non di rado la mattina presto, quando non c’ è pressochè nessuno, amo vedere navi partire, fra gli schiamazzi ingordi dei gabbiani, sognando io chissà dove !
Bruno@, ho un legame molto stretto con Roma, in particolare con Trastevere. 😉
Oh ….capisco ! 😛
E chissà @Romi, avendo anch’ io in Trastevere un legame di sangue con una Personcina deliziosa a me cara come è cara la luce degli occhi, che non ci si ritrovi d’ autunno in qualche vicolo di quella bellissima roma trasteverina e stradarola, o in qualche libreriola dell’ usato in cui, senza riconoscerci, magari sostassimo davanti ad uno scaffale a spulciare lo stesso libro caro ad entrambi ?
La vita, a volte, è un puzzle smontato …. le tesserine variegate, diverse l’ una dall’ altra, vanno di qua o di là, ma alla fine, arcanamente, si ricompongono sempre nell’ unico disegno possibile !
Tutto può essere, caro messere! In fondo, io sono una fata e tu un cavaliere errante! 😀