La pioggia non dà tregua. Di sera è una strana compagna, forse persino accattivante, unica sommessa voce nell’oscurità oltre le finestre.
Ma il fatto che sia marzo è già una speranza: la pioggia se ne andrà e i pomeriggi saranno carezze di luce; la pioggia fuggirà e i pensieri saranno carezze e poi luce.
Ah, la pioggia! Qua oggi c’è stato un tempo pazzo: 27 gradi, sole che spaccava le pietre e diluvio. La gente non capiva più come doveva vestirsi, c’erano persone col giubbotto, col cappotto, con la maglietta a mezze maniche e coi maglioncini. Praticamente è finita che, non capendo più in che stagione siamo, ognuno ha scelto quella che gli piaceva di più. Panico!
Ecco, uno dei problemi maggiori della primavera è che a volte non si sa come vestirsi a causa del tempo imprevedibile, e allora se ne vedono di tutti i colori. Parlo anche per me, ovviamente, che ogni tanto o mi copro troppo o sono eccessivamente ottimista, mi scopro e prendo il mal di gola, di cui peraltro soffro spesso.
Oggi – sia ringraziata la sorte! – c’è il sole. Ma non durerà. 😥
Già, è così che vengono i malanni. Ma voi penso che il problema non ce l’abbiate ingigantito come noi. Considera che domenica eravamo tutti col cappotto e lunedì con la maglietta senza maniche che sembrava agosto.
Qui non sembra ancora agosto, per fortuna! Considerando il livello padano d’umidità, infatti, se cominciassimo ora con i caldi estivi ci sarebbe da piangere. Giriamo ancora col cappotto, ma la temperatura è cambiata.
Speriamo piuttosto che la primavera sia davvero tale, una mezza stagione senza eccessi. 🙂
Siete più equilibrati 😛
Più equilibrati in parte. 😛 Il passaggio dalla primavera all’estate, ad esempio, è molto brusco. A volte a maggio già si schiatta per l’afa ed è un dramma, perché non siamo vicini né al mare né alla montagna, per cui l’aria è solo un’opinione e non una realtà oggettiva. Siamo confinati proprio in mezzo alla pianura, come dei poveri pirla. 😆
Ecco che in questo post ritorni alla tua caratteristica e piacevole prosa, che definirei quasi impressionistica, con occhi e orecchie puntati alla natura e alle sue costanti trasformazioni, e nello stesso tempo alle tue reazioni interiori.
Mi ritrovo anch’io, in quest’attesa quasi rituale dell’arrivo della stagione della rinascita, e perciò quella più straordinaria.
Poche ore fa sono andato a correre qui intorno, dove la campagna timidamente comincia ad imporsi sulla città.
I colori del cielo e dei campi, in una pausa contrastata dal seguito di piogge di questi giorni, dicevano molte cose, molto più che promesse, sull’avvicinarsi del trionfo della vita, ancora una volta.
Un saluto.
Ciao Franz!
A me piacciono moltissimo questi momenti di passaggio da una stagione all’altra. Mi sembra quasi, a volte, di vivere sospesa in una dimensione metafisica. Poi, se si ha la capacità e la volontà di osservare i primi cambiamenti fra una stagione e l’altra, si possono apprezzare dettagli bellissimi. Nonostante la pioggia e il grigio, si vede che l’inverno è finito.
Tanta e tanta pioggia anche qui da noi. Vento di scirocco e acqua, tanta….da temere il peggio. Oggi un tepido sole ha baciato il giardino e le viole si sono schiuse, profumando l’aria… -quasi per ricambiare il bacio-. ciao Romina!
Nives e Neve@
Un saluto a voi. 🙂
Oggi sole e freddo. Bella giornata, ma il vento era davvero pungente.
Ormai la domenica se ne sta andando, perciò vi auguro un buon inizio di settimana.
Bello come sempre quello che scrivi…qua la Primavera (con la P maiuscola 😀 :D) tarda…piove stamattina…