Non è soltanto uno svago, un salutare intermezzo per dimenticare il mondo, ma è anche fonte d’esperienza, nutrimento dell’anima, occasione di riflessione. La lettura è una compagnia stimolante, un’amica fedele e persino affettuosa, una strega buona capace di compiere strani incantesimi, una saggia consigliera, un rifugio sicuro, un’oasi nel deserto.
Si legga ovunque e ogni volta che si può: in una stanza chiusa o in un giardino fiorito, in una biblioteca o su un treno in corsa. Si legga per avere qualcosa da ricordare, per apprendere ogni giorno una parola nuova, per non limitarsi a sopravvivere.
Si legga in memoria di tutti coloro che non hanno mai potuto farlo.
(In foto il dipinto La lettura, di Silvestro Lega)
confermo ohni tua parola: legegre per me è vita e posso tranquilalmente dire che senza la lettura in particolari momenti della mia vita sarei annegata nei miei stessi turbamenti.
La lettura, come la scrittura, è una medicina per me!!!
D’accordo, ma io mi permetto di aggiungere “leggiamo bene”, perchè c’è anche tanta robaccia in giro, e francamente a volte meglio astenersi da testi come quelli di Moccia ad esempio.
Eppoi, voglio sottolineare la funzione della lettura come mediazione tra scrittore e lettore, il che implica una funzione critica da parte di chi legge. L’atteggiamento con cui si legge è cioè essenziale. Guai a farne un’azione passiva, ci vuole una attitudine critica, per stabilire questo dialogo, un dialogo effettivo.
Concordo con tutti i precedenti commenti, poichè non c’ è dubbio che, tolto il ciarpame dei ‘libracci’ alla moda ( quelli per intenderci, che vengono continuamente pubblicizzati nei vari e fasulli ‘salotti’ TV o in salotti reali ‘pseudointellettuali’, quelli che vengono ‘imboniti’ da vesti di ‘best seller’ e che, passata la moda, fanno vergognare di averli presi in mano ), la buona letteratura, per non parlare dell’ ottima letteratura ( i Classici, che hanno attraversato le mode ed il tempo ‘incolumi’, mantenendo la loro meravigliosa bellezza ed attualità, è un ottima compagna della nostra vita .
E non tanto in quanto riempia la nostra solitudine ( che, comunque, è un aspetto importante anche questo ), ma soprattutto poichè ci dà la possibilità di annullare il tempo anche a noi !
Come se quei grandi Autori ( Poeti, Romanzieri, Saggisti, Storici, Filosofi ), che sono sopravvissuti al tempo, donassero anche a noi, oltre al piacere immenso della loro lettura, un frammento struggente di quella loro immortalità !
Ciao a tutti! 🙂
Per quanto mi riguarda, il discorso sulla qualità di ciò che si legge è ovvio e sottinteso.
C’è da dire che è molto difficile far appassionare le persone alla cultura in generale e il contesto in cui viviamo non ci aiuta; ma preferisco non soffermarmi su un discorso che, in questa sede, potrebbe essere stravolto da qualche lettore frettoloso o “malizioso”.
Mettiamola così: chi insegna sa che cosa intendo.
“Si legga in memoria di tutti coloro che non hanno mai potuto farlo.”
Straordinaria questa frase! Io aggiungerei leggiamo, ascoltiamo musica, osserviamo l’architettura i dipinti la vita e l’arte anche in memoria di tutti coloro che non hanno potuto farlo mai.
Complimenti per il blog!
Spero avrai modo di ricambiare la visita sul nostro blog Vongole & Merluzzi, dove tra l’altro nell’ultimo post si parla di un libro appena uscito…
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/03/02/time-of-life-and-others-marvellous-times-recensione/
Ad ogni modo consiglio Come un romanzo, di Daniel Pennac sui diritti imprenscindibili del lettore!