Le stagioni passano, si susseguono, si rincorrono, ma quasi non ce ne accorgiamo. Prigionieri della fretta, soffocati da ritmi di vita troppo convulsi e poco umani, schiavi di un sistema che ha ormai travolto le nostre esistenze e che a volte arriviamo persino a giustificare, immersi nel grigio squallido della vita cittadina, fatta di caos e di odori molesti, perdiamo gli spettacoli più belli della natura.
Perdiamo la bellezza della primavera, la magia dei suoi colori semplici e modesti, ma vivi e brillanti; perdiamo la serena compostezza di un prato macchiato di bianco.
Ignoriamo la vastità dei prati che si perdono all’orizzonte, e il cielo terso a salutare il mattino.
Un paesaggio di primavera
8 maggio, 2007 di Romina
foto meravigliosa. Ma in che località è della Sabina?
Luca
Ciao.
Purtroppo non lo so anche perché non ho trovato l’autore, altrimenti l’avrei senz’altro citato.
In genere riprendo le foto della Sabina dal sito http://www.gosabina.com, che è linkato nel mio blogroll.
Pochi giorni fa ne ho pubblicata un’altra molto bella: il lago del Turano.
1 favola…cio che perdiamo.è vero ed è triste.Perchè è proprio la bellezza della primavera che ti da la carica e il buonumore che senti come 1 alone solare che circonda te e quelli che ti stanno accanto.